Re: è da un pò che ci penso

E' da un pò che pensavo ad un mio caro amico e
di lui volevo dirvi che è gay, volevo dirvi delle sue lotte,
del suo cadere per poi rialzarsi a testa alta
con la sua personalità.
Lancio il mio amico per raccogliere il vostro dire a riguardo...
Non è devastante essere giudicato per le proprie abitudini sessuali?
Non lo è ancor di più se si pensa che in tanti fanno sesso alternato con quelli del proprio sesso però......
però lo fanno solo qualche volta e ....
e poi lo fanno di nascosto....
e quindi "non vale"......
Non vale davvero?
Non vale solo perchè ci si nasconde o lo si fa di tanto in tanto?
Personalmente non amo per niente la volgarità, in nessun contesto....
la presunzione di essere nel giusto sempre....
la spudoratezza......
Del resto non mi interessa con chi gli altri fan sesso....
Il mio amico ha avuto la grande fortuna di avere accanto una mamma e dei fratelli che lo hanno accettato da subito,
ma il subito è arrivato a 27/28 anni.....e prima?
Prima le pene dell'inferno.....
Primo fra tutti il peso del giudizio dei propri cari,
ne consegue l'autoaccettazione in maniera serena....
Il mio amico mi disse:"finalmente ho capito chi sono, prendere o lasciare, io non mi cambio per nessuno!".
Aveva ed ha ragione, regola che vale per tutto e tutti....
Anni di crisi lo hanno segnato: passando chissà per quali altre strade,
non chiedo mai quali, ma ne avverto le cicatrici sul suo viso.....
Ho detto la mia........volete dir la vostra?

Certo io sono pienamente d'accordo con te, e non capisco le polemche per la canzone di Povia, che secondo me
è stata travisata ha parlato di una storia non ha accusato nessuno anzi io l'ho trovata piena di verità.
Io ho tanti amici gay, mio cognato lo è e penso che il migliore amico di una donna è proprio un gay io con il mio
amico che lavora per 'altro con me l'ho conquistato subito per la mia sensibilità e per telefono forse perchè
non sapeva ancora la mia reazione me l'ha detto candidamente e conoscendolo mi ha detto che è solo che non
riesce ad integrarsi è giovane ancora ma quando ha un problema mi ferma al lavoro o mi chiama e io sento che da
parte sua vuole solo la mia amicizia ed io sono di un felice che non pensate.
Ciao alessandra

Ho amici omosessuali. Ho condiviso con loro racconti dolorosi di rapporti conflittuali con genitori e parenti. Il tuo amico è fortunato perchè alla fine è stato accettato. Molti ragazzi e ragazze devono troncare ogni tipo di legame per poter vivere la propria scelta.
Io rispetto la loro sessualità, tuttavia non tollero le parate gay e comportamenti esasperati o esibizionisti. Io non rivendico la mia sessualità mascherandomi. Credo che solo riuscendo a parlarne in modo più "serio" si possa arrivare ad una sorta di integrazione.
Però non sono assulutamente dell'idea di legittimare i matrimoni omosessuali nè le adozioni di bimbi a coppie omosessuali.
Tu nel tuo privato puoi amare e fare quello che ritieni più giusto, ma la responsabilità che gli adulti hanno nei confronti di giovani vite è ben altra cosa.
La discussione che hai lanciato Rosa è molto complessa... per ora mi fermo qui

Grazie per aver, cmq, intavolato un argomenti tanto forte.

Baci al gusto kiwi
Paola

condivido quello che dici, per questo che specificavo di odiare ogni forma di presunzione e volgarità....
come te anch'io non tollero le parate gay o le adozioni a coppie omosessuali....
accetto tutti ma.....non perdiamo di vista il valore della famiglia inteso come mamma papà e figli....un abbraccio

Volevo aggiungere un parere maschile ....
Io, da maschietto, non ho amici gay ... non perchè io non li accetti, ma penso che sia dovuto al fatto che con un maschio non si possano aprire così come hanno fatto con voi in quanto donne.
Personalmente non giudico, chi ama è libero di amare come meglio crede. Nemmeno a me piacciono le parate. Forse all'uomo quello che da fastidio ( passatemi il termine ) è l'esasperazione cinematografica della checca ... mentre, gli omosessuali che ho conosciuto ( nel teatro sono una discreta maggioranza ) sono persone piacevoli e mai volgari.
Il concetto di famiglia per me è indissolubile, quindi anche su questo sono con voi.
Ricordo una canzone di Ruggeri che parlava di uomini che vanno a travestiti con in macchina il seggiolino del bimbo.
Questo tipo di uomini esiste e vive male la propria bisessualità, nascondendosi dietro alla maschera di "andare" con un uomo travestito da donna, questo forse li fa stare meglio con se stessi....
In ogni caso, l'amore è una cosa bella, bisogna saperlo vivere in modo sereno e chi ama non è mai condannabile.

Si teddy, questo è un altro grosso filone di discussione... unomini sposati che vivono la loro sessualità in modo molto sofferto. Sono sposati con figli, ma nel fine settimana si travestono o vanno con travestiti.
Conosco il tormento di alcuni di loro... è una condizione destabilizzante!!!

Poi esiste un altra tipologia (passatemi il termine): lo sposato che va, non solo a puttane, ma con travestiti per osare, per provare forti emozioni.
Il più delle volte senza precauzioni. Risultato: la moglie paga la perversione del marito!!!

Non aggiungo altro... ma se vuoi fare i tuoi comodi, almeno abbi la decenza di tutelare se non te, tua moglie.... (preciso, non solo le prostitute sono potenzialmente infette!!!!)

Avete sentito a Roma che si organizzavano festini a luci rosse in villino. Ebbene uno del gruppo ha HIV.... e si cercano i componenti per informare e cercare di "curare".

La vita tua e di una persona a te cara vale una scopata????

Scusate la crudezza di ciò che ho aggiunto.... ma bisogna essere realisti!!!!

Baci al miele per alleggerire un po'
Paola

parole sacrosante ..... non si può aggiungere altro se non sottolineare e sottoscrivere .....
Baci ai pavesini ( dicono che con il miele ..... ) ....

d'accordissimo con te e come Teddy sottoscrivo
e aggiungo che quelli che stanno male e non vengono accettati per tali è colpa
di quelli che si esibiscono fino all'esasperazione e al ridicolismo lae

....

Rosa.... ma che ringrazi???? Anzi, siamo noi a ringraziare te per aver lanciato coraggiosamente questa riflessione!!!!

Io vorrei continuare portando alla vostra attenzione questo: TRANSGENDERISMO
E' un video lungo... ma se avrete la pazienza di seguirlo vi lascerà qualcosa.




Io ho trovato grande sofferenza in questa intervista e un atteggiamento di insopportabile ipocrisia (notate la smorfia di perenne sorriso) della intervistatrice!

Baci trans...gusto
Paola

Sono troopo stanca per fare qualche considerazione personale, ma il video mi ha fatto pensare ad un libro letto tempo fa Creatura di sabbia di Tahar Ben Jelloun e per caso, sempre per caso ho trovato questa citazione che mi sembra adatta al tema:
"Nella vita bisognerebbe poter avere due facce... sarebbe bene averne almeno una di ricambio. Oppure, e questo sarebbe ancora meglio, non avere nessuna faccia, semplicemente... essere solo delle voci.. un po' come i ciechi".

Soleeeeeeeeeeee wow, doppio wow e triplo wow.... hai proprio colto l'essenza del video!!! Grazie per il libro, non lo conosco, ma lo cerco in questi giorni!!!

Baci al gusto.... vediamo.... un gusto raffinato..... mousse di frutti di bosco! :P
Paola

wow....forte come trama.....

bello andrò a cercarlo grazie rosa

solenascente ha scritto:

Brevemente per i curiosi…
Creatura di sabbia parla della storia, dell'ottava figlia di un padre marocchino. Quest'ultimo, ritenendosi sventurato per non aver avuto alcun figlio maschio, idea l'inganno di far credere a tutti che l'ottava nata sia un maschio. Così attua la truffa e chiama suo "figlio" Ahmed. La ragazza verrà cresciuta ed educata come un uomo.
Nel periodo adolescenziale capirà cosa sta succedendo a lei e al suo corpo. Potrebbe ancora decidere chi vuole essere veramente: seguire il suo istinto di donna o assecondare le volontà del padre, ma adeciderà per la seconda opzione: “la sua vita si impegna nel mantenimento delle apparenze. Non è più una volontà di suo padre. Sta diventando la sua stessa volontà”. E va dal padre per dirgli: “Il mio stato, non soltanto lo accetto e lo vivo, ma mi piace. Mi permette di avere dei privilegi che non avrei potuto conoscere. Mi apre le porte, anche se poi mi chiude in una gabbia di vetro”
L’autore affronta in quest’opera il tema dell’ermafroditismo come devianza sociale.
La protagonista, difatti, patirà delle atroci sofferenze, venendo stretta con forza da fasce, affinché le si atrofizzasse il seno; appena si convincerà di essere un uomo, subito le crescerà una folta peluria sul viso e, pur sapendo di non poter avere un successore, sarà costretta a sposare comunque una cugina epilettica e claudicante.
E’ un libro sulla sofferenza e sul dolore della prigionia. Il dolore di una donna costretta nei panni di un uomo e, più in generale, delle donne della società marocchina degli anni Quaranta costrette in una cultura Islamica nella quale il loro valore umano e la loro importanza nella società erano prossimi allo zero (Ahmed stesso dice: "e Essere donna è una menomazione naturale della quale tutti si fanno una ragione. Esser uomo è un'illusione e una violenza che giustifica e privilegia qualsiasi cosa".)

Sole hai consigliato un libro interessante! GRAZIE.