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Racconto a luci rosse

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Messaggio  gabriel Gio Feb 25, 2010 9:43 pm

Vorrei postare sul forum un mio racconto un pò a luci rosse , spero che non vi faccia gridare allo scandalo ...
ecco la prima puntata



GEMELLI

.....Quel giorno Mark era in viaggio per andare a trovare la sua fidanzata, aveva preso il treno alle 9’00 e avrebbe passato ben quattro ore prima di arrivare a destinazione, come le prime volte si era portato dietro alcune riviste da leggere mentre un po’ avrebbe dormito. Salì sul treno addirittura in anticipo, mise la valigia sul vano apposito, si tolse la giacca e si sedette cominciando a sfogliare le prime riviste, di lì a poco la carrozza cominciava a riempirsi e lui guardava ansiosamente l’orologio- Ma quando parte questo benedetto treno!-
Mancavano pochi minuti alla partenza, quando nel suo scompartimento entro una ragazza di colore molto carina e con un fisico davvero attraente. Subito Mark la squadrò da testa a piedi, non sembrava una di quelle, si quelle povere ragazze di colore che per vivere facevano il mestieraccio, si in pratica la prostituta ma sembrava tutt’altro,
- Come posso pensare una cosa del genere, magari e una ragazza normalissima con un lavoro rispettabile , sono proprio uno stupido- ma i suoi ragionamenti finivano sempre su quel ‘ argomento , così decise che le avrebbe fatto qualche domanda così sola per confutare i suoi dubbi.
Ma la prima che parlò fu lei - Ciao - sembrava che Mark si fosse proprio sbagliato su quella ragazza , per non essere scortese ricambio il saluto .
Però fra i due dopo il saluto fu difficile instaurare una conversazione , perché Mark era un solitario per professione e forse lei non osava cominciare a parlare per prima anche se aveva salutato lei prima . Mark era intento a guardare le sue riviste , ma ogni tanto alzava lo sguardo per vedere cosa lei facesse , anche lei era intenta a sfogliare una piccola rivista, Lui riconobbe subito di cosa si trattava una di quelle riviste fatte per le adolescenti al cui interno ci sono foto di bei ragazzi , fotoromanzi d’amore e consigli per giovani innamorate , una di quelle riviste che considerava solo stupidaggini . Probabilmente l’aveva comprata forse attirata dai gadget che di solito queste riviste regalavano , in ogni modo sta che ogni volta che alzava lo sguardo si trovava lo sguardo di lei fisso su di lui e ogni volta sorrideva felice .
Mark s’infuse coraggio e cominciò la conversazione con una delle frasi di rito quando si conosce una persona , non aveva molta fantasia , ma questa frase era azzeccata proprio per cominciare a conoscersi
- Come ti chiami ?-
- Tania e tu? - rispose lei sorridendo e probabilmente stava pensando finalmente mi ha rivolto la parola .
-Mark.......dove sei diretta ?- Lei scosse la testa come se non avesse capito la domanda , probabilmente Mark l’aveva pronunciato con così flebile voce che non le era arrivato alle orecchie , si schiarì la voce e ripeté
- Dove stai andando ? in che città...?-
Lei sorrise capendo e subito rispose
- Harrysburg e tu?-
- Io vado a Filadelfia .....
- Cosa vai a fare ?- Mark stava cominciando a chiedere già cose personali forse perché voleva vedere se i suoi dubbi erano fondati o no. - Se vuoi dirmelo , se non puoi fa niente !-
- Vado per lavoro ....... Lavoro in una birreria country con alcune amiche .- dopo una piccola pausa proseguì- Prendo il treno tutti i giorni a quest’ora e poi ritorno la sera tardi , un oretta di treno più o meno -
- Ti stancherai molto , non faresti prima a trovarti casa a Harrysburg, e poi chissà quanti soldi spendi per andare e tornare ?- La guardò come se volesse farle ammettere qualcosa che lui voleva sentire -
- Bè si mi stanco , ma vivo con mia sorella e così risparmio i soldi dell’affitto , sai a Harrysburg gli affitti sono molto salati- detto questo , Mark si accorse che sapeva molto bene l’inglese e che lo parlava come una madre lingua - capisco - rispose , a quel punto si accorse che aveva frainteso tutto , ma non n’era convinto ancora a pieno. A quel punto lei cominciò a cercare nella sua borsa una molletta per capelli , quello fu un momento propizio per Mark , per osservarla bene senza dare nell’occhio, aveva una chioma di capelli neri a ricci come tutti quelli della sua razza , una carnagione color caffellatte e un visino molto dolce . Quello che però a Mark rimase più impresso fu il suo corpo , vestita in modo sportivo , portava jeans e una magliettina corta in cui s’intravedeva l’ombelico con tanti forellini che lasciavano pochi dubbi all’immaginazione , del suo piccolo ma attraente seno , con tutto che portava il reggiseno . Era una ragazza piuttosto magra fisico atletico e si comportava con spensieratezza.
- E tu cosa vai a fare a Filadelfia ?-
- Vado a trovare degli amici. - aveva mentito, non sapeva il perché ,ma comunque l’aveva fatto , decise dentro di se, che non le avrebbe detto la verità forse perché il lupo perde il pelo ma non il vizio. Si Mark era fidanzato anche se da pochi mesi e forse non si era ancora abituato a dire agli altri , anche a degli estranei che lui era insieme ad una delle più dolci ragazze che aveva incontrato nella sua vita e forse anche perché la sua ragazza aveva fatto fatica ad accettare il loro rapporto d’amore . Comunque decise che quella ragazza doveva pensarlo ancora scapolo. Subito lei interruppe il silenzio ,
- Cosa stai leggendo?-
-Alcune riviste niente di particolare , tanto per ingannare il tempo ......
- Io invece sto leggendo questo ...- mostrando la piccola rivista - la conosci?-
- Si ..... ma non le sopporto quelle riviste mi sanno troppo di bambinate -
- Perché ?-
- Ma forse perché sono un ragazzo e vedo quelle riviste come delle cretinate .... adatte solo a delle bambine , tu perché le leggi ?-
- Io ? perché così imparo l’inglese , Be... lo imparo anche a guardare la tv ma così e meglio conosco le parole scritte ....- così facendo mostrò a Mark il fotoromanzo
- Ma di che nazionali....ehm... dove sei nata ?
- Sono nata in Kenya , ma vivo in America già da un anno -
- Si studiano tante lingue in Kenya ?-
- Sì , c’e l’inglese già’ dall’elementari , lo swahili , il keniota e poi anche un po’ di francese , ma si impara bene la lingua inglese solo facendo le scuole superiori quelle che qui voi chiamate Università io non ho potuto frequentarle e dato che mia sorella era già venuta qui per studiare mi sono trasferita anch’io, ma io lavoro ho tentato di iniziare la scuola ma non ne avevo voglia .-
Così dicendo cominciò a mostrare a Mark il giornalino e spiegandogli chi erano i personaggi della soap cartacea , ogni tanto si impappinava , ma lui la correggeva dicendole il modo corretto di dire , erano passate già due ore e mezza da quando il treno era partito e lei era quasi arrivata a destinazione quando lei,
- Quando ci possiamo rivedere ?-
Lui rimase stupito, si conoscevano da poche ore e lei già gli chiedeva un appuntamento
- ma non so - cominciò , si sentiva preso in contropiede , non si aspettava una tale domanda e non sapeva cosa risponderle
- Scendi con me ad Harrysburg ?-
Di nuovo contropiede , non sapeva più cosa pensare , cosa doveva fare, a Filadelfia la fidanzata era alla stazione che lo aspettava e questa ragazza gli chiedeva di scendere con lei una stazione prima , non sapeva che fare , l’avventura o la storia della sua vita , alla fine scelse di non parlare , comunque lei prese l’iniziativa ancora una volta
- Bè se non puoi , ci possiamo rincontrare stasera , quando ritorno a casa-
- Veramente , io torno domani sera ......-
- Anch’io ... con il treno delle nove ?-
- Si -
- Allora quando il treno si fermerà a Harrysburg , tu affacciati così facciamo il rientro assieme . Allora ti aspetto ! -
Così facendo si alzò prese la sua borsa nera e si diresse verso l’uscita , tutta contenta , non vedeva l’ora di uscire con quel ragazzo che tanto gentile si era comportato di solito quelli della sua razza venivano trattati come essere inferiori mentre questo ragazzo aveva dimostrato di essere umile tanto da essere gentile e premuroso nei suoi confronti. Non si sarebbe pero mai immaginata che quell’incontro se lo sarebbe sognato costantemente nei prossimi giorni a venire .
Mark era sul treno mentre la ragazza scendeva , non sapeva più cosa pensare e se fosse sceso con lei cosa sarebbe successo? Cosa avrebbe detto alla sua ragazza che lo aspettava da un altra parte ? Come si sarebbe comportato ?
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Messaggio  cuore1969 Ven Feb 26, 2010 12:53 am

bella las prima puntata
la seconda??'
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Messaggio  solenascente Ven Feb 26, 2010 10:23 am

Più tranquillo di così.....finora....
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Messaggio  priscilla Ven Feb 26, 2010 11:40 am

dai..GabrieL!stupiscici...adesso arriva il "bello" Exclamation
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Messaggio  gabriel Ven Feb 26, 2010 9:09 pm

Seconda puntata

Scendevano in due a Harrysburg , Mark non era mai stato in quella città e non conosceva nessuno , tranne quella ragazza conosciuta in treno , si era buttato rischiando il tutto per tutto , alla sua ragazza le avrebbe telefonato dicendole che aveva perso il treno e che avrebbe preso quello delle 12’35 , certo sarebbe arrivato a Filadelfia alle 16’35 circa ma comunque avrebbero passato sempre l’altra metà della giornata e il giorno dopo assieme . Ora l’attendeva qualche ora in compagnia di quella ragazza e chissà cosa sarebbe successo.
- A cosa stai pensando ? - chiese lei con stupore , vedendolo tanto serio.
- Pensavo a cosa direbbero i miei amici se sapessero che sono sceso dal treno solo per stare in compagnia di una ragazza conosciuta occasionalmente , anche solo per poche ore !
- Cosa vuoi che dicano sei maggiorenne , no! lasciali pensare , anzi telefonagli così almeno non ti vengono a prendere alla stazione ..... se no si preoccupano io intanto vado a comprare un panino , c’ho una fame che non ci vedo .
La sua ragazza rimase un po’ perplessa quando Mark raccontò quella scusa , ma non poteva farci niente e quindi accettò di buon grado l’accaduto .
Si incontrarono dopo una decina di minuti lei tutta contenta , si prese sotto braccio quel giovane che fino a qualche ora fa non conosceva e si incamminò con lui verso casa dei suoi amici. Tirò fuori dalla borsetta il cellulare e chiamò la sua compagna di lavoro che l’ospitava prima di lavorare.
- Pronto !-
“ Pronto , chi è ?”
- Sono Tania , sono arrivata .-
“Ciao , Tania oggi non sono in casa tutto il giorno dovrai prepararti il pranzo da sola , la chiave e al solito posto , ok ?”
- Senti c’è abbastanza per due nel frigo , sai è venuto con me un amico -
“ ah , non sarà mica di quel ragazzo di cui mi parlavi l’altro giorno , il figone ?”
- No , non lo è, e un amico e basta e poi fatti gli affaracci tuoi , che a me non li racconti mai.... devo essere sempre io a dirti i miei..-
“Va bene , va bene ...il frigo è pieno la casa è in ordine , la camera da letto pure e i guanti sono nel cassetto del comodino!”
-Ti ho detto che.... va bè con te non si può discutere ci vediamo stasera !Ciao !-
“Ciao e buona fortuna Ahhh ah “
Chiuso il cellulare si rivolse verso MarK cercando di scorgere dai suoi lineamenti e dalla sua espressione facciale che cosa aveva sentito e cosa aveva capito , lui aveva una faccia stupita ma sembrava che non avesse sentito niente .
-Era la mia amica, quella che mi presta la casa dove pranzo e dove dormo nel pomeriggio, una brava ragazza ma certe volte non si fa gli affari suoi -
-Ok , e lontano da qui?
- No e a due isolati da qui ci arriveremo in cinque minuti -
Camminarono silenziosi lei aveva preso in prestito il braccio di lui e se lo teneva stretto , lui dal canto suo era un po’ timoroso ma la lasciava fare non sapeva come avrebbe reagito se avesse dimostrato un certo distacco , forse sarebbe rimasto solo in una città a lui sconosciuta , sarebbe dovuto tornare indietro alla stazione ed aspettare solo per ben due ore e mezza , invece così avrebbe pranzato come aveva sentito dalla telefonata e poi si sarebbe un po’ riposato....
Arrivarono al palazzo di ben quattro piani una casetta stile ottocento , sicuramente di epoca vittoriana , salirono i gradini e lei aprì il portoncino con una leggera spinta .
- Ma ! Non c’e una serratura ?- domandò stupito , a casa sua aveva dovuto far mettere più serrature , per causa dei ladri .
- No non c’e ne bisogno qui la gente si conosce da un bel po’ di tempo e poi c’e un sistema antifurto efficacissimo alla porta di casa , non ti preoccupare la mia amica a fatto installare un sistema elettronico in grado di riconoscere la voce della proprietaria , sai il suo ragazzo e ingegnere elettronico all’università di Stanford , pensa che gli avevano offerto di andare a lavorare in un posto molto in , pieno zeppo di cervelloni , ma lui a respinto dicendo che per ora preferiva insegnare -
Salirono fino al quarto piano , a piedi , l’ascensore non erano mai riusciti ad installare , perché dicevano che era una palazzina storica e quindi non doveva essere intaccata dalla tecnologia . Gli spiegò tutto mentre salivano , poi davanti alla porta lei mise le mani in un buco sulla destra e ne tirò fuori la chiave , apri la porta ed entrarono, lui stupito
- Ma come non c’era un sistema elettronico in grado di....-
-Ah ah ah , scusa piccola bugia - mentre diceva questo sorrideva e faceva una faccetta da clown con la lingua di fuori - scusa ancora , ma non ho resisto alla tentazione di dirti ciò che Arla mi disse il primo giorno che venni qui , comunque il suo ragazzo si occupa veramente di elettronica , ma ripara solo tv e autoradio .-
lui rimase leggermente shockato , ma dopo poco se la rise sotto i baffi
- Mettiti pure comodo , mentre io preparo da mangiare , a proposito cosa preferisci ?-
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Messaggio  gabriel Ven Feb 26, 2010 9:11 pm

Terza puntata ( quella osè )

Era finalmente arrivato ci aveva messo ben quattro ore , ma finalmente era a Filadefia , stava pensando che se fosse sceso a Hurrysburg avrebbe avuto un avventura , invece aveva deciso di rimanere sul treno , non era mai stato infedele e non voleva cominciare adesso , di sicuro ci avrebbe messo un po’ di tempo a dimenticarla , ma ce l’avrebbe fatta , la sua ragazza era adorabile niente da invidiare a tutte le donne del pianeta , anzi per lei provava qualcosa di più , era innamorato , si era innamorato non poteva tradire la fiducia di lei , per una tipa incontrata per caso . Scese dal treno e andò verso l’uscita , ad un tratto scorse una chioma bionda , Jennifer era sicuramente lei , non aveva dubbi , quando furono ad un tiro di schioppo, si abbracciarono e si baciarono , finalmente erano di nuovo insieme dopo una settimana di lavoro.
- Come e andato il viaggio? -
- Bene , ho dormito un po’ e ho letto delle riviste , non vedevo l’ora di essere qui con te - Tacque riguardo la ragazza incontrata sul treno , tanto non l’avrebbe più rivista , sai quando conosci per caso qualcuno all’ufficio postale mentre fai la coda , si scambiano quattro chiacchiere ma poi si torna essere gli sconosciuti di sempre , certo quella gli faceva gola , ma che diamine perché continuava a pensarci.
-A cosa stai pensando ? - chiese vedendolo così assorto nei suoi pensieri .
- Sai non mi sembra vero di passare qualche giorno con te ! Finalmente non ne potevo più di ascoltare quel casinista del mio capo , e una vera lagna !
- Be ora sei con me , vedrai ci divertiremo - gli strizzò l’occhio alludendo a qualcosa che lui afferrò immediatamente , finalmente con una donna .
- Sai in questi giorni ho pensato molto a noi due ...... quand’e che ci sposiamo ? - la domanda arrivò come un fulmine a ciel sereno , certo le nubi si diramarono quasi subito , anche perché ne avevano già parlato .
- Be , non so prima devo trovare lavoro a Filadelfia , certo non sarà facile , ma penso che si può fare , anzi si deve . Penso che un lavoro da agente pubblicitario ci sia da qualche parte in questa grande città .-
- Se non trovi puoi sempre lavorare con mio padre nella ferramenta , sai sono in pochi che fanno ancora un mestiere del genere , tutti si rivolgo alle industrie per alcuni lavori e spendono un sacco di soldi ma non capiscono che se il lavoro viene fatto da una persona sola possono risparmiare davvero tanto! Ora andiamo che mia madre a già messo su l’arrosto .
Salirono in macchina e si avviarono verso casa , il tragitto fu silenzioso , nessuno dei due si mise a parlare , ma lo facevano già con gli occhi ed ogni tanto si carezzavano fra un semaforo e l’altro.
Il tragitto fu breve , ma intenso , Mark pensava per fortuna non sono sceso a Harrysburg, il mio posto e qui assieme ad Isabel , niente ora potrà più separarci , ho dovuto lottare per stare insieme a lei e a questo punto non voglio lasciarmela sfuggire . Arrivarono a casa dei suoi che li aspettavano fuori in giardino , il cane buck appena lo vide gli fece le feste , si era molto affezionato a quel ragazzo che oramai era di famiglia , più del padrone stesso , forse perché ora Josh , così si chiamava il padre di Isabel non lo degnava più di tante attenzioni , un po’ dovute al fatto che lavorava pareccchio e quando tornava a casa era molto stanco e si appisolava subito sul divano , Mark in effetti aveva preso il suo posto sia per quello che per altre cose.
- Forza a mangiare , se no si fredda - urlo’ la signora Collin -
- Andato bene il viaggio ?- disse Josh facendo segno di seguirlo
- Si tutto bene , ho dormito un po’ ed ho letto qualche rivista , niente di eccezionale -
Entrarono in casa che c’era un profumino piuttosto intenso , per Mark l’arrosto era una delle pietanze che amava di più in assoluto, di solito sua madre glielo faceva e quando questo succedeva lui si leccava i baffi dalla felicità . Mangiarono in assoluta tranquillità , finito di pranzare , i due ragazzi si alzarono e si diressero fuori , cercando un posticino tranquillo , si sedettero sulla sdraio a dondolo sotto gli alberi , erano felici si baciarono con intensità e si guardarono negli occhi, si vedeva lontano un miglio che erano cotti l’uno dell’altra
- Quando sei qui mi sento più tranquilla rilassata , dovresti stabilirti qui. Perché non l’hai ancora fatto ?- domando lei con una nota di disapprovazione nella voce , come se volesse fargli il terzo grado
-Bè .... sai devo prima trovare lavoro , non è facile , ma ti prometto che al più presto lo farò , anzi il prossimo mese prenderò una settimana di ferie e andremo assieme in giro per Filadelfia a cercare lavoro , va bene ?-
- Ci sto !
- Cosa facciamo oggi pomeriggio?- chiese lui con un tono di malizia nella voce
- Ma potremmo andare al luna park , mi hanno detto che ci sono delle belle giostre e poi sono curiosa di attraversare il tunnel dell’amore con te .-
- Per me va bene , anche se .... avevo altro in mente -
- Lo so cosa avevi in testa , sporcaccione . Pensi sempre a quelle cose !-
- Ma ...! Vedo la mia ragazza una volta la settimana e qualcuno ci trova della malizia e poi e vero amo la mia ragazza e vorrei passare giorni di fuoco con lei .-
- Vedrai c’e ne sarà occasione -
Rimasero ancora un po’ sdraiati poi , si alzarono e dopo aver salutato i genitori di lei si diressero in città per un divertimento sfrenato.




- Sai quel pasticcio che hai preparato era veramente buono , non mi sembra di averne mai assaggiati di così buoni - Disse indicando ormai la ciotola vuota.
- E per finire .... ta dan .. un pezzo di torta ammuffita da qualche giorno ,con strati di cioccolato e panna , e per spumante una bottiglia di vodka alla frutta , alla pesca .
Brindarono al loro incontro , prima di addentare la torta , i bicchieri erano colmi , quasi fino all’orlo bevvero tutto d’un fiato come per scommessa , e subito dopo già si vedevano doppi , la testa girava un pochino , ma sapevano benissimo cosa facevano quando i loro corpi si unirono in un abbraccio focoso cominciando a baciarsi in modo forsennato, quando arrivarono in camera da letto non avevano più nessun indumento indosso , si erano dimenticati pure di mettere il preservativo , non riuscivano a pensare a niente che ai loro corpi nudi e sudati stretti fra loro .
Baciò la bocca di lei e poi scese sul collo addentandola come avrebbe fatto un vampiro con la sua preda , lei gemeva e sussultava ad ogni attacco , soprattutto quando lui si soffermò sui suoi piccoli seni ma sodi e turgidi , mordeva con ardente passione quelle piccole more , facendo andare in estasi lei . Ad ogni gemito , lui scendeva di pochi centimetri , rovistando con la lingua tutto ciò che serviva a quello scopo , quando infine giunse alla foresta scura di lei , così nera ed attraente aveva un odore particolare , che gli smorzava il fiato ogni volta che avvicinava il naso , una cosa strabiliante davvero molto eccitante . Leccava scrupolosamente la passera , non trascurando qualche volta di mordicchiare le piccole labbra , creando un effetto dirompente , lei mugolava ed ansimava , con gran forza di volontà decise di girarsi mettendo la sua faccia sotto il pene di lui , grosso dall’eccitazione , cominciò a leccarlo come fosse un gelato , e poi lo introduceva lentamente dentro le sue grandi labbra facendo molta attenzione a non fargli male con i denti , dall’altra parte lui continuava a leccare e baciare , massaggiandole con le mani le natiche di lei .
Dopo averlo introdotto tutto nella sua bocca , glielo succhiò con incessante ardore e provocando in lui massime sensazioni, fino a che le venne in bocca copiosamente , riempiendola e provocandone l’uscita di alcune gocce dalle sue labbra , lei lo ingoiò con delizia e dopo si leccò i baffi dalla felicità, lui non contento si girò verso di lei e dopo averla penetrata cominciò a spingere avanti ed indietro con ardore , facendola impazzire dal piacere, ogni tanto rallentava e si fermava dandole il tempo di assaporare tutte quelle piacevoli sensazioni e poi riprendeva con ritmo, fino a che lei venne più volte , lui si sforzava di continuare ad inondare la sua dolce passera , riempendola di felicità. Erano talmente stremati che avevano i brividi dallo sforzo , lui si coricò a fianco a lei e con una mano le massaggiava il seno , ogni tanto le strizzava il capezzolo , poi con le ultime forze che gli rimanevano cominciò a baciare il suo seno , morderlo con la lingua facendola godere
-ma non ti basta mai !-
- Maiiii.....-
E continuò a leccarle il capezzolo , lei dal canto suo non voleva essere da meno e dopo averle accarezzato il capo e i capelli , glielo prese in mano carezzandolo , poi continuò a sbatterlo contro la coscia di lui , magari per risvegliarlo da quel intorpidimento , si irrigidì e prese la forma voluta lei allora spinse con una mano il petto di lui , come per tenerlo sdraiato e si mise sopra a cavalcioni , lo prese e lo infilò nella piccola apertura , ma così bagnata che scivolava dentro molto velocemente
- Allora cavallino , sei pronto per andare al galoppo ?-
- Si.... IHHHHH, (fece il verso del cavallo)-
- Allora via al galoppo , hop hop -
Cominciarono con un ritmo piuttosto blando , ma erano al preriscaldamento , lei lo cavalcava con maestria , se lo sentiva tutto duro dentro , con quell’ardore non voleva finire mai , lui le prese i seni e cominciò a carezzarli ogni tanto alzava la parte superiore delle spalle con la testa e le baciava , lei continuò a cavalcare imponendo , ora un ritmo più veloce ogni tanto inarcava la schiena , così che il membro lo sentiva proprio schiacciato contro le pareti della sua umida topina , stava impazzendo dalla felicità , pensa che si erano appena incontrati su un treno e che non lo conosceva neanche bene , ma in quel momento lui le stava dando un piacere che nessuno nella sua vita era riuscito a darle . Quando lui le venne dentro , per la seconda volta , si sentiva al settimo cielo , scese verso di lui e cominciò a baciarlo in bocca , si strinsero l’uno con l’altro e si addormentarono , ormai spossati .
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Messaggio  priscilla Ven Feb 26, 2010 11:14 pm

.........................................


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Messaggio  solenascente Ven Feb 26, 2010 11:45 pm

Devi scusarmi Gabriel, forse sono stata frettolosa nella lettura, ma ho qualche perplessità, perchè non ho capito con chi è ..accaduto....rileggerò in un momento più tranquillo.
Comunque, premetto che non mi scandalizzo per nulla, perchè chi è curioso di fronte a un qualsiasi scritto non ha mai atteggiamento da censore, ma penso che non sia un'impresa tanto facile scrivere un buon racconto a luci rosse e ti confesso ti preferisco come scrittore di fantascienza, anche se al momento non saprei ben dire che cosa non mi convince.
Non te la prendere, purtroppo come ben sai, quelli che non fanno (in questo caso non scrivono è ovvio) criticano...Sorry.
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Messaggio  gabriel Sab Feb 27, 2010 12:21 am

ultima puntata

Le montagne russe erano state sconvolgenti , lei per paura di cadere si era attaccata al suo braccio , ma lo aveva fatto anche perché voleva stare appiccicata come un francobollo al suo uomo , non aveva tante occasioni di farlo . Ora erano nel tunnel dell’amore il buio più totale , non si vedeva assolutamente niente tranne che qualche volta da degli spiragli nel soffitto penetravano dei raggi di sole che illuminavano le coppie in tenere effusioni , i due si baciarono intensamente usando le mani toccandosi freneticamente , pensavano in quel momento che se il trenino andasse un pochino più piano , loro avrebbe fatto l’amore nell’oscurità di quella grotta ma non fu così .
I due giorni passarono ma furono talmente intensi che i due ragazzi pensavano che fosse passata più di una settimana , ma ora era arrivato il momento del momentaneo addio , lui doveva tornare alle sue attività quotidiane nella città natale, lei lo accompagnò alla stazione assicurandosi che prendesse il treno
- Ti prometto che domani farò tante telefonate per trovare lavoro lì da te -
- Va bene , aspetterò tue notizie , comunque telefonami stasera appena arrivi-
- Ok , ciao amore - si baciarono e si fissarono mentre lui saliva sul treno , lei aveva il viso triste , perché aveva permesso che se ne andasse.
Il treno sbuffò e comincio a partire le porte si chiusero , Mark prese posto in uno scompartimento vuoto, tirò giù il finestrino e salutò la sua ragazza che era ancora lì ferma ad osservare il treno che andava via . Passata la stazione il ragazzo si sedette e si addormentò , era molto stanco erano stati due giorni molto intensi .
- Hurrysburg , stazione di Hurrysburg - tuonava l’altoparlante della stazione, salirono abbracciati come due fidanzatini videro due posti liberi in uno scompartimento con altre persone e si sedettero per fortuna erano uno a fianco dell’altro , si tenevano per mano si sorridevano e si mandavano bacini .
- Vado un attimo in bagno arrivo subito- lei fece segno con la testa che aveva capito , lui si alzò e si diresse verso la toilette, dalla parte opposta della carrozza Mark si alzava dal suo scompartimento vuoto per andare in bagno , ma arrivò che lo trovò occupato non doveva che aspettare , non sapeva però se tornare in scompartimento e ritentare più tardi o aspettare .
“ Ma si cosa mi costa aspettare , aspettiamo” non sapeva che con quella decisione avrebbe messo in gioco tutta la sua vita e tutto se stesso .
Quando la porta del bagno si apri si trovarono davanti , come una persona che si guarda allo specchio sembravano uno la copia dell’altro
- Ma......... tu chi sei ?-
- Tu chi sei ? - guardando Mark in viso ed alzando il dito nella sua direzione
- Io sono Mark Keine ...-
- No ti sbagli io sono Mark Keine - rispose il ragazzo salito ad Hurrysburg
- E impossibile sono sempre stato l’unico maschio della mia famiglia , tu......-
- Ti sbagli , io sonno quello che hai detto e ti dirò di più ho la mia ragazza che telo può provare , siamo saliti ad Hurrysburg insieme .-
- Hurrysburg , ma cosa .....sta succedendo , rimase perplesso e cominciò a rimuginare
“ Hurrysburg , lo già sentita ....”- Ma certo tu sei sceso con la ragazza di colore ad Hurrysburg-
- Come fai a sapere che la mia ragazza è di colore ?-
- E’ magari si chiama .... come si chiama ....ah già Tania , si chiama Tania .-
- Come fai a sapere il suo nome ?-Sul suo viso si notava lo stupore e l’incredulità come faceva uno sconosciuto a conoscere tante cose di lui anche se gli somigliava parecchio , sembravano due gemelli.
- Ora si spiega tutto tu sei quella parte di me che voleva scendere con lei e ora so tutto , so anche cosa e successo ieri pomeriggio- lo disse muovendosi verso il suo scompartimento .
- No tu non puoi sapere niente .-gli andò dietro sbraitando - cosa credi di sapere di me non ci conosciamo nemmeno e poi cosa vuoi dire con “ tu sei quella parte di me”- diceva le ultime parole con una tale enfasi , che sembrava che avesse ragione lui.
Mark entrò nel suo scompartimento e dopo essersi seduto fece segno al suo sosia di sedersi di fronte a lui .
- Siediti e parliamone , se non hai ancora capito ti spiego tutto io- l’altro stizzito non voleva sedersi e girava in tondo come fosse una trottola , come se servisse a scaricare quel nervosismo che gli era venuto di lì a poco , ma poi si sedette ma con un aria insofferente
- Be allora spiegami cosa avresti capito ?-
Mark ,si pettinò i capelli con le mani , voleva far intendere che in quel momento era lui in vantaggio e voleva dare l’impressione del narcisista .
- Ieri quando ho preso questo treno per andare a trovare la mia ragazza a Filadelfia , ho conosciuto una ragazza di nome Tania, una ragazza di colore , che mi aveva fatto strane proposte , forse p....-
- Cosa vorresti insinuare la mia ragazza non e’ una di quelle - lo disse con uno scatto d’ira e alzandosi dal suo posto e andando a mettersi di spalle a Mark
- non voglio insinuare niente ma stammi a sentire un attimo , dicevo .. che mi aveva fatto delle proposte , tipo scendi con me alla mia fermata , oppure ci possiamo rivedere... be io non ho accettato , ma dentro di me , una piccola parte di me voleva vivere quella avventura e quella piccola parte di me sei tu ....-
- IO... tu starai scherzando ....tu ed io la stessa persona , ma non mi vedi sono in carne ed ossa -
- Sembri reale ma non lo sei e so anche il modo per farti vedere in faccia la realtà ....-
- In che modo ? tu vaneggi , non sai più cosa stai dicendo , io me ne vado , basta con questa pagliacciata -
- Non e una pagliacciata ed ora te lo dimostro , basta pensare che tu non esisti -
- Questo e troppo io me ne vado - usci dallo scompartimento e si diresse verso il suo , ma dopo pochi passi il suo sguardo cadde sulle sue mani , cominciavano a diventare .... trasparenti
“allora quello che diceva era vero, io non sono reale “continuava a guardarsi le mani , le vide scomparire del tutto ma dopo le mani anche le braccia cominciavano a diventare sempre più chiare , si vedeva il pavimento attraverso di essi , non sapeva che fare dapprima gli venne in mente di correre ad avvertire la sua ragazza , ma dopo pochi passi , capii che era tutto inutile gli avrebbe spezzato il cuore se l’avesse visto in quello stato, l’unico modo di tornare normali era di fermare il suo doppio , che poi era l’unico essere reale , l’avrebbe supplicato lui voleva vivere , ma quando arrivò allo scompartimento vide che Mark non c’era più , scomparso .
“ possibile “ pensò “ vuoi vedere che e tutto un sogno , che fra poco mi sveglierò nel mio letto”
ma poi si ricordò che il ragazzo doveva andare in bagno , prima che lo incontrasse, e allora corse verso la toilette , il suo corpo era quasi del tutto svanito , quando arrivò davanti alla porta , cercò di bussare ma non aveva più le mani , allora usò i piedi e mentre scalciava urlava
- Apri maledetto lo so che sei lì e inutile che ti nascondi -
Nella sua mente però si fecero vivide alcune parole “ ormai è finita ! Addio è stato un piacere conoscerti , non ti preoccupare per Tania ci penserò io”
- Brutto bast......do apr....i aiu....ta.......on vog...o morire - furono le ultime parole che pronunciò.
Mark uscì dal bagno subito dopo e dopo aver recuperato la sua valigia si diresse verso lo scompartimento di Tania.


In effetti sole hai ragione il racconto non è molto a luci rosse , ma bensì un pò erotico con fantascienza , come leggerai nel finale , metto un incrovcio di dimensioni .... un pò particolare
...
gabriel
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Messaggio  solenascente Sab Feb 27, 2010 12:30 am

Ammetto che sul finale ti sei nettamente ripreso...interessante...davvero interessante.
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