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Messaggio  gabriel Lun Mag 25, 2009 8:24 pm

Autostima
Il termine "ego", che in latino significava semplicemente "io, la mia persona", oggi evoca associazioni soprattutto negative: sei un egoista, un egocentrico. Sono gli appellativi che indirizziamo a persone troppo prese da se stesse, fino al punto di trascurare o addirittura danneggiare il prossimo. Amico, collega o partner che sia. L'ego in realtà non è né positivo né negativo, ma piuttosto un'energia psichica che ci può portare al successo o al fallimento a seconda di come l'impieghiamo. Avere un ego espanso, ipertrofico, equivale a considerare solo e unicamente il nostro punto di vista. Non accettare critiche o feedback che ci provengono da quanti ci stanno attorno. Fino alle estreme conseguenze. Famiglie sfasciate. Attività imprenditoriali un tempo di successo, portate alla rovina. Errori clamorosi nella valutazione dei rischi, della concorrenza o dei fattori contrari.
Se partiamo dall'assunto di essere animali sociali, come tante cellule all'interno di un organismo, una di esse che ragiona solo per sé, alla fine produce danni. Come una cellula tumorale finalizzata solo ai propri interessi finisce col distruggere l'organismo che la ospita e, quindi, pure se stessa. Sul versante opposto, un ego debole, defilato, apatico, è una sorta di fantasma. C'è, ma solo come presenza evanescente. Nella vita di tutti i giorni, al lavoro, in famiglia, ma anche in circostanze pubbliche o tra amici, l'ego equilibrato è fondamentale per darci l'impostazione nel realizzare le cose. Viceversa vivremmo come molluschi. Come trovare perciò la giusta misura nell'uso di quella energia psichica che chiamiamo ego?
Non c'è un negozio in cui, entrando, possiamo richiedere: mi dia la giusta quantità di ego per vivere. Né di più né di meno. La natura, come fa sempre, ce ne fornisce magari in sovramisura perché, altrimenti, nel corso o incrociando le difficoltà della vita, lo esauriremmo in fretta. E sono i casi di scoramento, depressione, distacco dalla realtà. L'ego ci fa rialzare dopo ogni caduta. Reclama la propria esistenza ed esigenza di essere nel mondo. Di lottare
A cura di Pierangelo Garzia

Mentre facevo un salto in internet , considerando varie cose , mi è venuto in mente se io avessi una bassa stima di me , per quello che è successo negli ultimi tempi e per come ho preso una relazione andata a male . Così preso dalla curiosità mi sono affacciato a questo mondo .
Fatto un test per l’autostima , come per gioco , il risultato è stato nella media , quindi a parte qualche mio piccolo difetto (chi non ne ha ) mi sono detto sono un tipo a posto . Ora direte , ma Paolo l’ha presa così male ? Bè si e no , perché quando uno non riesce a ottenere qualcosa anche quando non viene ricambiato, si fa subito delle domande nella testa , diciamo che è una forma mentis per capire , chi sei e dove vai , ed io penso che sia una grande cosa , perché ti rende più forte , ti fa capire cose nuove che prima non riuscivi o che non volevi intendere .
Così mi sono detto , non ho un ego smisurato ma ho piccoli difetti che posso correggere , ( che una persona mi aveva fatto notare ) vedrò di lavorarci su e in più ho pensato a cuore 69 e di quanto abbia lottato per avere una vita Felice , a cui auguro mille anni di Felicità con la persona che ama , si anche io sarò felice ogni giorno , un passo dopo l’altro e così guardando di qua e di là ho trovato una frase di un tipo stravagante ma simpatico che mi ha colpito molto , un certo Gandhi , non so se lo conoscete .


Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre.
E io dico lo farò ogni giorno e ho voluto condividere con voi questo mio piccolo pensiero

AUGURI ALESSANDRA

Inoltre ho voluto inserire due o tre consigli per avere una migliore stima di sé , si lo so siete tutte persone alla grande , con grande stima di sé , ma anche per quelli che passano da qui solo per poche ore o per pochi giorni , è sempre meglio avere un esempio per essere su di giri con il morale .

Esercizi per diventare sicuri di sé
Prima regola per aumentare l'autostima e diventare sicuri di sé: non fare degli aiuti esterni una regola di vita. Ricorrere sempre agli altri è una brutta abitudine: ci espropria della vera identità. Cambiare atteggiamento e impegnati ad affrontare gli ostacoli senza lanciare “S.O.S.” è essenziale. Solo così si può diventare sicuri di sé.


Spesso la nostra insicurezza si radica nell’abitudine di chiedere subito aiuto tutte le volte in cui ci troviamo in difficoltà, senza darci il tempo di soffermarci qualche minuto in più sul problema e provare a risolverlo da noi. Finiamo così per diventare da un lato sempre più dipendenti dagli altri, dall’altro per accumulare sfiducia nelle nostre capacità di cavarcela da soli: la mancanza di autostima è in agguato.

Il detto “aiutati che il ciel ti aiuta” condensa infatti una grande verità: contare su noi stessi, senza cadere nell’arroganza di chi ritiene di non aver mai bisogno di nessuno, ci mette già in vantaggio. Esiste infatti in ognuno di noi un meccanismo mentale “vincente” - «Ce la faccio» - mosso dalla fiducia, e uno “perdente” - «Tanto non ce la faccio» - mosso dallo scoraggiamento. Se ci posizioniamo su quello vincente, le circostanze esterne, quasi fossero contagiate dalla nostra disposizione d’animo, ci sostengono.

Per sperimentarlo in concreto, impegnamoci, almeno cinque volte al giorno, a non chiedere aiuto agli altri per far fronte alle piccole e grandi difficoltà che ti trovi a fronteggiare. Così si lavoro in favore della propria autostima e si diventa sicuri di sè.

Prendi il tuo tempo - la fretta dà ansia

Basta giudizi!: Guardati da vicino e goditi le novità; osserva le tue azioni e le tue fantasie in completo relax. Capirai che i nodi del giorno si sciolgono spesso da soli. Spesso il minimo intoppo ci fa dichiarare fallimento. Il vestito fa difetto sui fianchi? Non ha senso provarne un altro: con un fisico così cosa mai può starmi bene? Le propongo di cenare insieme e mi dice che ha già un impegno? Di ritentare non se ne parla: è evidente che ha di meglio da fare. Per insicurezza ci diamo per scontati, certi di conoscerci perfettamente. Le opinioni che abbiamo di noi, come i tasselli incompleti del mosaico, ci danno un’immagine limitata della nostra persona, che non fa che aumentare le insicurezze di cui soffriamo.

L’azione da fare per diventare più sicuri di sé

Ogni giorno prenditi dieci minuti per te. Passa in rassegna gli eventi della giornata e fai particolare attenzione ai comportamenti “nuovi” o “strani” che sono affiorati (un cibo che di solito non ordini; un’espressione che non rientra nel tuo usuale vocabolario; una cifra importante spesa per un oggetto che non ti è mai importato possedere...). - Osserva ogni tua azione e, senza giustificarla o giudicarla, lasciala lì, sospesa, come fosse un nuovo tassello del tuo mosaico.

Con lo stesso atteggiamento guarda le fantasie, le associazioni mentali, le idee che ti escono spontanee, senza alcuna valutazione. - Porta poi questo stato mentale nella tua quotidianità, imparando a non intervenire per risolvere frettolosamente una questione rimasta irrisolta. Per esempio: sei indeciso sul da farsi? C’è maretta col partner? Ti è saltato un programma cui tenevi e sei momentaneamente “a piedi”? Prendi tempo e fidati di quello che... verrà fuori.

Il problema: agisci in modo frettoloso, meccanico e scontato

La soluzione: fermati, sospendi l’azione e lascia che emerga da sé il nuovo Il risultato

Ti accorgerai che, giorno dopo giorno, ti affaccerai ad aspetti della tua persona che non sospettavi neppure. Diventerai una sorpresa per te stesso. E l’insicurezza verrà sostituita da una curiosità fiduciosa, aperta ad accogliere il fiorire del tuo essere, senza pregiudizi.
Ciao a tutti
Gabriel


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Messaggio  priscilla Lun Mag 25, 2009 10:11 pm

Gabriel ha scritto:Autostima
Il termine "ego", che in latino significava semplicemente "io, la mia persona", oggi evoca associazioni soprattutto negative: sei un egoista, un egocentrico. Sono gli appellativi che indirizziamo a persone troppo prese da se stesse, fino al punto di trascurare o addirittura danneggiare il prossimo. Amico, collega o partner che sia. L'ego in realtà non è né positivo né negativo, ma piuttosto un'energia psichica che ci può portare al successo o al fallimento a seconda di come l'impieghiamo. Avere un ego espanso, ipertrofico, equivale a considerare solo e unicamente il nostro punto di vista. Non accettare critiche o feedback che ci provengono da quanti ci stanno attorno. Fino alle estreme conseguenze. Famiglie sfasciate. Attività imprenditoriali un tempo di successo, portate alla rovina. Errori clamorosi nella valutazione dei rischi, della concorrenza o dei fattori contrari.
Se partiamo dall'assunto di essere animali sociali, come tante cellule all'interno di un organismo, una di esse che ragiona solo per sé, alla fine produce danni. Come una cellula tumorale finalizzata solo ai propri interessi finisce col distruggere l'organismo che la ospita e, quindi, pure se stessa. Sul versante opposto, un ego debole, defilato, apatico, è una sorta di fantasma. C'è, ma solo come presenza evanescente. Nella vita di tutti i giorni, al lavoro, in famiglia, ma anche in circostanze pubbliche o tra amici, l'ego equilibrato è fondamentale per darci l'impostazione nel realizzare le cose. Viceversa vivremmo come molluschi. Come trovare perciò la giusta misura nell'uso di quella energia psichica che chiamiamo ego?
Non c'è un negozio in cui, entrando, possiamo richiedere: mi dia la giusta quantità di ego per vivere. Né di più né di meno. La natura, come fa sempre, ce ne fornisce magari in sovramisura perché, altrimenti, nel corso o incrociando le difficoltà della vita, lo esauriremmo in fretta. E sono i casi di scoramento, depressione, distacco dalla realtà. L'ego ci fa rialzare dopo ogni caduta. Reclama la propria esistenza ed esigenza di essere nel mondo. Di lottare
A cura di Pierangelo Garzia

Mentre facevo un salto in internet , considerando varie cose , mi è venuto in mente se io avessi una bassa stima di me , per quello che è successo negli ultimi tempi e per come ho preso una relazione andata a male . Così preso dalla curiosità mi sono affacciato a questo mondo .
Fatto un test per l’autostima , come per gioco , il risultato è stato nella media , quindi a parte qualche mio piccolo difetto (chi non ne ha ) mi sono detto sono un tipo a posto . Ora direte , ma Paolo l’ha presa così male ? Bè si e no , perché quando uno non riesce a ottenere qualcosa anche quando non viene ricambiato, si fa subito delle domande nella testa , diciamo che è una forma mentis per capire , chi sei e dove vai , ed io penso che sia una grande cosa , perché ti rende più forte , ti fa capire cose nuove che prima non riuscivi o che non volevi intendere .
Così mi sono detto , non ho un ego smisurato ma ho piccoli difetti che posso correggere , ( che una persona mi aveva fatto notare ) vedrò di lavorarci su e in più ho pensato a cuore 69 e di quanto abbia lottato per avere una vita Felice , a cui auguro mille anni di Felicità con la persona che ama , si anche io sarò felice ogni giorno , un passo dopo l’altro e così guardando di qua e di là ho trovato una frase di un tipo stravagante ma simpatico che mi ha colpito molto , un certo Gandhi , non so se lo conoscete .


Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre.
E io dico lo farò ogni giorno e ho voluto condividere con voi questo mio piccolo pensiero

AUGURI ALESSANDRA

Inoltre ho voluto inserire due o tre consigli per avere una migliore stima di sé , si lo so siete tutte persone alla grande , con grande stima di sé , ma anche per quelli che passano da qui solo per poche ore o per pochi giorni , è sempre meglio avere un esempio per essere su di giri con il morale .

Esercizi per diventare sicuri di sé
Prima regola per aumentare l'autostima e diventare sicuri di sé: non fare degli aiuti esterni una regola di vita. Ricorrere sempre agli altri è una brutta abitudine: ci espropria della vera identità. Cambiare atteggiamento e impegnati ad affrontare gli ostacoli senza lanciare “S.O.S.” è essenziale. Solo così si può diventare sicuri di sé.


Spesso la nostra insicurezza si radica nell’abitudine di chiedere subito aiuto tutte le volte in cui ci troviamo in difficoltà, senza darci il tempo di soffermarci qualche minuto in più sul problema e provare a risolverlo da noi. Finiamo così per diventare da un lato sempre più dipendenti dagli altri, dall’altro per accumulare sfiducia nelle nostre capacità di cavarcela da soli: la mancanza di autostima è in agguato.

Il detto “aiutati che il ciel ti aiuta” condensa infatti una grande verità: contare su noi stessi, senza cadere nell’arroganza di chi ritiene di non aver mai bisogno di nessuno, ci mette già in vantaggio. Esiste infatti in ognuno di noi un meccanismo mentale “vincente” - «Ce la faccio» - mosso dalla fiducia, e uno “perdente” - «Tanto non ce la faccio» - mosso dallo scoraggiamento. Se ci posizioniamo su quello vincente, le circostanze esterne, quasi fossero contagiate dalla nostra disposizione d’animo, ci sostengono.

Per sperimentarlo in concreto, impegnamoci, almeno cinque volte al giorno, a non chiedere aiuto agli altri per far fronte alle piccole e grandi difficoltà che ti trovi a fronteggiare. Così si lavoro in favore della propria autostima e si diventa sicuri di sè.

Prendi il tuo tempo - la fretta dà ansia

Basta giudizi!: Guardati da vicino e goditi le novità; osserva le tue azioni e le tue fantasie in completo relax. Capirai che i nodi del giorno si sciolgono spesso da soli. Spesso il minimo intoppo ci fa dichiarare fallimento. Il vestito fa difetto sui fianchi? Non ha senso provarne un altro: con un fisico così cosa mai può starmi bene? Le propongo di cenare insieme e mi dice che ha già un impegno? Di ritentare non se ne parla: è evidente che ha di meglio da fare. Per insicurezza ci diamo per scontati, certi di conoscerci perfettamente. Le opinioni che abbiamo di noi, come i tasselli incompleti del mosaico, ci danno un’immagine limitata della nostra persona, che non fa che aumentare le insicurezze di cui soffriamo.

L’azione da fare per diventare più sicuri di sé

Ogni giorno prenditi dieci minuti per te. Passa in rassegna gli eventi della giornata e fai particolare attenzione ai comportamenti “nuovi” o “strani” che sono affiorati (un cibo che di solito non ordini; un’espressione che non rientra nel tuo usuale vocabolario; una cifra importante spesa per un oggetto che non ti è mai importato possedere...). - Osserva ogni tua azione e, senza giustificarla o giudicarla, lasciala lì, sospesa, come fosse un nuovo tassello del tuo mosaico.

Con lo stesso atteggiamento guarda le fantasie, le associazioni mentali, le idee che ti escono spontanee, senza alcuna valutazione. - Porta poi questo stato mentale nella tua quotidianità, imparando a non intervenire per risolvere frettolosamente una questione rimasta irrisolta. Per esempio: sei indeciso sul da farsi? C’è maretta col partner? Ti è saltato un programma cui tenevi e sei momentaneamente “a piedi”? Prendi tempo e fidati di quello che... verrà fuori.

Il problema: agisci in modo frettoloso, meccanico e scontato

La soluzione: fermati, sospendi l’azione e lascia che emerga da sé il nuovo Il risultato

Ti accorgerai che, giorno dopo giorno, ti affaccerai ad aspetti della tua persona che non sospettavi neppure. Diventerai una sorpresa per te stesso. E l’insicurezza verrà sostituita da una curiosità fiduciosa, aperta ad accogliere il fiorire del tuo essere, senza pregiudizi.
Ciao a tutti
Gabriel


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Spettacolo come scrivi............sei un mito!!!!!!!veramente bravo....condivido all'80% cio'che ci dici.....però.....si..però......vedi: se una persona non supera un esame, lo riprova...se va di nuovo male..lo rida di nuovo...se una donna ti da buca al primo appuntamento, tu scrivi di lasciar perdere....ma no, ma perche??????io dico: non avrà potuto, ci riprovo....cosi' è lasciare subito la spugna.........se poi ricevo di nuovo un due di picche allora non la invito piu'.....io sarei propensa a fare cosi.....
Idem per il vestito............se col mio sovrappeso di sei chili..forse sette..avessi dovuto scartare tutti gli abiti che mi stranno stretti sui fianchi.....uhhhh..allora...avrei già comprato venti armadi.....ma no! L'autostima è si dimagrire per entrare in quel vestito, ma anche accettarsi per come si è, coi propri brufoli, con le maniglie dell'amore, con l'interno coscia cicciottello, con la pancetta che ballonzola mentre cammino che non sa nemmeno lontanamente cosa vuol dire "tonicità"....e vabbè..ma una persona è fatta anche di capelli, mani, gambe, occhi...quante cose belle abbiamo! Va bene la dieta, e mentre quella funziona (o non funziona) fuori le gambe....petto in fuori..pancia in dentro....su la schiena....si vede meno il grasso se stai dritta! e sembra che il seno stia su da solo...
Insomma...non so se son stata chiara....
Invece pienamente d'accordo su tutto il resto....vorrei cominciare a non chiedere piu' aiuto nelle piccole vicissitudini quotidiane..vorrei mettere alla prova me stessa e dire:"sto problemino oggi me lo risolvo io...non chiamo la mia amica, il mio amico, i miei famigliari......OGGI NON CHIEDO CONSIGLIO"...ecco...vorrei darmi questo proposito............come si faceva al catechismo................
priscilla
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