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Tuareg
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Tuareg
Il Tuareg sentiva arrivare il vento caldo del deserto come una carezza di terra sua, mentre sistemava il suo Tamasheq, il turbante che faceva di lui un uomo blu , la sua tenda era conficcata sulla sabbia protetta dalle palme dell'oasi di El Oued e gli scappo un sorriso pensando che gli uomini bianchi che si sentono padroni dell'immenso avevano creato una barriera chiamata frontiera, come se il deserto avesse un padrone.
Prese la tazzina contenente il suo the di foglie di menta e propriziò quel rituale che fa di questa bevanda una filosofia che nessun bianco ha mai capito, "Il primo bicchiere è aspro come la vita, il secondo è dolce come l'amore, il terzo è soave come la morte", sorrise al Dio dell'acqua che gli era stato propizio, e si fece cullare dal vento impetuoso.
Il suo cavallo era poco più in là, sembrava quasi incitarlo a scrivere qualcosa nelle tavolette che lui solitamente riempiva con la grafia strana del suo stramo vocabolario il il Tifinagh che non segue mai una linea predestinata, ma fatto di figure geometriche può essere scritto in orizzontale, dall'alto in basso, scrittura da uomini liberi.
Ricordava quasi con timore il caos delle periferie delle città arabe, lui Berbero di stirpe e nomade nel cuore aborriva il miscuglio di suoni la mescolanza di odori di uomini e dei loro sudori, lui era libere distese senza confini e adorava "ascoltare il canto dello spazio", a far tacere i mormorii dell'anima e a sentire gli spiriti dell'acqua e del vento, non sopportava neanche che quell'umanità che pregava il suo stesso Dio, seppur in modo differente, confinasse le donne dentro vincoli separati e lontani dall'uomo, da loro sorridendo la donna si era da sempre ricavata un proprio spazio nella società e nel matrimonio, in un mondo antico, ai confini con la libertà.
Era tempo di distogliere il pensiero di lasciarsi andare al soffio del vento di dimenticare, la vita era sempre oltre l'ultima duna, raccolse le sue cose, sellò il suo cavallo e si incamminò verso il domani, libero e felice nomade senza confini.
Prese la tazzina contenente il suo the di foglie di menta e propriziò quel rituale che fa di questa bevanda una filosofia che nessun bianco ha mai capito, "Il primo bicchiere è aspro come la vita, il secondo è dolce come l'amore, il terzo è soave come la morte", sorrise al Dio dell'acqua che gli era stato propizio, e si fece cullare dal vento impetuoso.
Il suo cavallo era poco più in là, sembrava quasi incitarlo a scrivere qualcosa nelle tavolette che lui solitamente riempiva con la grafia strana del suo stramo vocabolario il il Tifinagh che non segue mai una linea predestinata, ma fatto di figure geometriche può essere scritto in orizzontale, dall'alto in basso, scrittura da uomini liberi.
Ricordava quasi con timore il caos delle periferie delle città arabe, lui Berbero di stirpe e nomade nel cuore aborriva il miscuglio di suoni la mescolanza di odori di uomini e dei loro sudori, lui era libere distese senza confini e adorava "ascoltare il canto dello spazio", a far tacere i mormorii dell'anima e a sentire gli spiriti dell'acqua e del vento, non sopportava neanche che quell'umanità che pregava il suo stesso Dio, seppur in modo differente, confinasse le donne dentro vincoli separati e lontani dall'uomo, da loro sorridendo la donna si era da sempre ricavata un proprio spazio nella società e nel matrimonio, in un mondo antico, ai confini con la libertà.
Era tempo di distogliere il pensiero di lasciarsi andare al soffio del vento di dimenticare, la vita era sempre oltre l'ultima duna, raccolse le sue cose, sellò il suo cavallo e si incamminò verso il domani, libero e felice nomade senza confini.
ladro_di_parole- Numero di messaggi : 72
Data d'iscrizione : 10.07.09
Età : 62
Re Tuareg
E ????? Che cosa accadde ??????
Ultima modifica di solenascente il Sab Gen 23, 2010 7:19 pm - modificato 1 volta.
solenascente- Numero di messaggi : 2096
Data d'iscrizione : 21.02.09
Età : 58
Re: Tuareg
Sembra che hai vissuto la vita nomade dei tuareg.
Aspettiamo il seguito,inutile dirti che la lettura è molto gradevole e le immagini sembrano reali.
Aspettiamo il seguito,inutile dirti che la lettura è molto gradevole e le immagini sembrano reali.
Licenziato Rita- Numero di messaggi : 191
Data d'iscrizione : 13.03.09
Età : 55
Re : Tuareg
Mi capita spesso di rimanere inchiodata ad una parola ad una proposizione, in questo caso la vita era sempre oltre l'ultima duna, ma sicuro??? Sarà vero??? Perchè???
La risposta potrebbe essere ovvia...ci sarà l'oasi.....ma quando mi fisso su qualcosa i miei pensieri volano sempre troppo lontano
La risposta potrebbe essere ovvia...ci sarà l'oasi.....ma quando mi fisso su qualcosa i miei pensieri volano sempre troppo lontano
Ultima modifica di solenascente il Dom Gen 24, 2010 12:34 am - modificato 1 volta. (Motivazione : aggiunta)
solenascente- Numero di messaggi : 2096
Data d'iscrizione : 21.02.09
Età : 58
Re: Tuareg
Il resto potreste scriverlo anche Voi se volete magari potrebbe esere piacevole no?
In fondo siamo tutti nomadi del deserto dell vita no?
Un abbraccio circolare Salvo
In fondo siamo tutti nomadi del deserto dell vita no?
Un abbraccio circolare Salvo
ladro_di_parole- Numero di messaggi : 72
Data d'iscrizione : 10.07.09
Età : 62
Tuareg
ladro_di_parole ha scritto:Il resto potreste scriverlo anche Voi se volete magari potrebbe esere piacevole no?
In fondo siamo tutti nomadi del deserto dell vita no?
Un abbraccio circolare Salvo
Per me non è cosi' facile. Dovrei prima attendere l'ispirazione, poi provare ascrivere (ardua impresa) e il povero Tuareg rischia di rimanere lì per un tempo infinito a guardar le stelle.
solenascente- Numero di messaggi : 2096
Data d'iscrizione : 21.02.09
Età : 58
Re: Tuareg
solenascente ha scritto:ladro_di_parole ha scritto:Il resto potreste scriverlo anche Voi se volete magari potrebbe esere piacevole no?
In fondo siamo tutti nomadi del deserto dell vita no?
Un abbraccio circolare Salvo
Per me non è cosi' facile. Dovrei prima attendere l'ispirazione, poi provare ascrivere (ardua impresa) e il povero Tuareg rischia di rimanere lì per un tempo infinito a guardar le stelle.
non è l'ispirazione che devi attendere Sole ma dare sfogo all'immaginazione lasciarti andare , entrare nei panni del protagonista e vivere mille avventure ... se si cerca l'ispirazione quelllo che sto facendo io non si va da nessuna parte ... bisogna agire ...
gabriel- Numero di messaggi : 1587
Data d'iscrizione : 29.04.09
Età : 52
Località : nato a Torino ma vivo a Modena
Re: Tuareg
in questi giorni sto ascoltando un cd di un amico , un cd non di musica ma fatto di parole , l'interlocutore dice che la cosa più importante non è l'intenzione ma bensì la direzione , perchè se ti metti in viaggio non sapendo dove andare non arriverai da nessuna parte , se al contrario sai qual'e la direzione troverai ciò che desideri ... bello il piccolo racconto ladro di parole....
gabriel- Numero di messaggi : 1587
Data d'iscrizione : 29.04.09
Età : 52
Località : nato a Torino ma vivo a Modena
Re: Tuareg
Potrei continuare ma tu scrivi in maniera così dolce e poetica, già lo so io scrivo in maniera un pò giornalistica, le tue sono immagini dettate da sensazioni, io mi soffermerei sul paesaggio, faremmo proprio a cazzotti.
E sì, dietro le dune un'altra oasi meravigliosa, tanta tanta acqua aveva lasciato posto ad una natura lussuriosa, sembrava un mondo di favole. L'oasi non era disabitata, tutt'altro. Nell'aria si spandeva un forte odore di spezie, si sentivano schiamazzi di bambini e note.
Che ne dite su questa onda?
E sì, dietro le dune un'altra oasi meravigliosa, tanta tanta acqua aveva lasciato posto ad una natura lussuriosa, sembrava un mondo di favole. L'oasi non era disabitata, tutt'altro. Nell'aria si spandeva un forte odore di spezie, si sentivano schiamazzi di bambini e note.
Che ne dite su questa onda?
Licenziato Rita- Numero di messaggi : 191
Data d'iscrizione : 13.03.09
Età : 55
Re: tuareg
Licenziato Rita ha scritto:Potrei continuare ma tu scrivi in maniera così dolce e poetica, già lo so io scrivo in maniera un pò giornalistica, le tue sono immagini dettate da sensazioni, io mi soffermerei sul paesaggio, faremmo proprio a cazzotti.
E sì, dietro le dune un'altra oasi meravigliosa, tanta tanta acqua aveva lasciato posto ad una natura lussuriosa, sembrava un mondo di favole. L'oasi non era disabitata, tutt'altro. Nell'aria si spandeva un forte odore di spezie, si sentivano schiamazzi di bambini e note.
Che ne dite su questa onda?
Per me potresti continuare. allargherei l'invito ancha a Gabriel, Mrs holmes e Claudio se prorio ladro di parole non vuole.....io sono OUT Specialmente oggi che ho l'impressione di non saper più parlare.....penso di aver bisogno di riposo.
solenascente- Numero di messaggi : 2096
Data d'iscrizione : 21.02.09
Età : 58
Re: Tuareg
... Continuo
L'uomo sbirciò da dietro ad una tenda: la musica proveniva da lì, si teneva uno spettacolo. Bellissime donne danzavano al ritmo della musica, muovevano il corpo come solo le orientali sanno fare, inarcando la schiena come i gatti, corpi flessuosi eppure così morbidi e carnosi. Incantato non si accorse che dei dei bambini si stavano divertendo a tirargli sassi, incuriositi dal suo strano vestito. Accorsero degli uomini armati che lo apostrofarono con suoni molto gutturali e rudi. Benchè la lingua fosse sostanzialmente la stessa, non riusciva a capire quel dialetto, a gesti fece capire che cercava un rifugio per la notte e rifocillamento per sè e per il suo cavallo.
Mi dispiace ladro, ci ho provato ma credo di aver rovinato il tuo lavoro iniziale, con la prosa non sono molto brava anche se le idee non mi mancano. So che il mio modo di scrivere è un pò affannoso nel ritmo e poi sicuramente non ho curato la consecutio temporum.
Dai datemi una mano tutti
L'uomo sbirciò da dietro ad una tenda: la musica proveniva da lì, si teneva uno spettacolo. Bellissime donne danzavano al ritmo della musica, muovevano il corpo come solo le orientali sanno fare, inarcando la schiena come i gatti, corpi flessuosi eppure così morbidi e carnosi. Incantato non si accorse che dei dei bambini si stavano divertendo a tirargli sassi, incuriositi dal suo strano vestito. Accorsero degli uomini armati che lo apostrofarono con suoni molto gutturali e rudi. Benchè la lingua fosse sostanzialmente la stessa, non riusciva a capire quel dialetto, a gesti fece capire che cercava un rifugio per la notte e rifocillamento per sè e per il suo cavallo.
Mi dispiace ladro, ci ho provato ma credo di aver rovinato il tuo lavoro iniziale, con la prosa non sono molto brava anche se le idee non mi mancano. So che il mio modo di scrivere è un pò affannoso nel ritmo e poi sicuramente non ho curato la consecutio temporum.
Dai datemi una mano tutti
Licenziato Rita- Numero di messaggi : 191
Data d'iscrizione : 13.03.09
Età : 55
Re: Tuareg
spero che possa piacere questo mio piccolo intermezzo ... di certo le avventure del tuareg sono mille e piene di magia ....
Erano giorni che camminava insieme al suo cavallo e ancora non vedeva stagliarsi all’orizzonte l’oasi che lo avrebbe aiutato a rifocillarsi , eppure guardando le stelle la notte , sapeva di andare nella direzione giusta , aveva appreso da suo padre il modo di leggere la direzione nelle stelle . quando era piccolo la sera suo padre lo prendeva sulle ginocchia e al bordo della tenda , gli raccontava storie incredibili , storie di miti legati a tutte le costellazioni , poi prima di portarlo a dormire , gli raccontava come si faceva a distinguere la giusta direzione , guardando la stella più grande e splendente nel cielo della notte .
“Alì ricorda sempre queste mie parole e vedrai che regnerai come un principe nel deserto , buona notte figlio mio”
Ricordava questi pensieri sempre con un sentimento di commozione mista a mancanza di una famiglia che l’aveva cresciuto con tanto amore , ma ora il suo amore era la sua vita nel deserto .
Stava pensando ai ricordi del passato , quando in lontananza vide una piccola montagna , non ricordava che in quella direzione ci fosse tale monumento di pietrisco e con stupore spronò il cavallo per vedere di cosa si trattava …..
Erano giorni che camminava insieme al suo cavallo e ancora non vedeva stagliarsi all’orizzonte l’oasi che lo avrebbe aiutato a rifocillarsi , eppure guardando le stelle la notte , sapeva di andare nella direzione giusta , aveva appreso da suo padre il modo di leggere la direzione nelle stelle . quando era piccolo la sera suo padre lo prendeva sulle ginocchia e al bordo della tenda , gli raccontava storie incredibili , storie di miti legati a tutte le costellazioni , poi prima di portarlo a dormire , gli raccontava come si faceva a distinguere la giusta direzione , guardando la stella più grande e splendente nel cielo della notte .
“Alì ricorda sempre queste mie parole e vedrai che regnerai come un principe nel deserto , buona notte figlio mio”
Ricordava questi pensieri sempre con un sentimento di commozione mista a mancanza di una famiglia che l’aveva cresciuto con tanto amore , ma ora il suo amore era la sua vita nel deserto .
Stava pensando ai ricordi del passato , quando in lontananza vide una piccola montagna , non ricordava che in quella direzione ci fosse tale monumento di pietrisco e con stupore spronò il cavallo per vedere di cosa si trattava …..
gabriel- Numero di messaggi : 1587
Data d'iscrizione : 29.04.09
Età : 52
Località : nato a Torino ma vivo a Modena
Re: Tuareg
Non c'è paragone così mi demoralizzi! Vabbè lascio stare, meglio per tutti
Licenziato Rita- Numero di messaggi : 191
Data d'iscrizione : 13.03.09
Età : 55
Re: Tuareg
ma dai non fare così , io già scrivo racconti ... non sono il primo venuto ... anche tu hai dato un interpretazione della storia ... non credere si inizia sempre così poi un pò alla volta si migliora ....
gabriel- Numero di messaggi : 1587
Data d'iscrizione : 29.04.09
Età : 52
Località : nato a Torino ma vivo a Modena
Re: Tuareg
Gabriel ha scritto:spero che possa piacere questo mio piccolo intermezzo ... di certo le avventure del tuareg sono mille e piene di magia ....
Erano giorni che camminava insieme al suo cavallo e ancora non vedeva stagliarsi all’orizzonte l’oasi che lo avrebbe aiutato a rifocillarsi , eppure guardando le stelle la notte , sapeva di andare nella direzione giusta , aveva appreso da suo padre il modo di leggere la direzione nelle stelle . quando era piccolo la sera suo padre lo prendeva sulle ginocchia e al bordo della tenda , gli raccontava storie incredibili , storie di miti legati a tutte le costellazioni , poi prima di portarlo a dormire , gli raccontava come si faceva a distinguere la giusta direzione , guardando la stella più grande e splendente nel cielo della notte .
“Alì ricorda sempre queste mie parole e vedrai che regnerai come un principe nel deserto , buona notte figlio mio”
Ricordava questi pensieri sempre con un sentimento di commozione mista a mancanza di una famiglia che l’aveva cresciuto con tanto amore , ma ora il suo amore era la sua vita nel deserto .
Stava pensando ai ricordi del passato , quando in lontananza vide una piccola montagna , non ricordava che in quella direzione ci fosse tale monumento di pietrisco e con stupore spronò il cavallo per vedere di cosa si trattava …..
Bravo Gabriel mi piace e anche tu Rita non ti scoraggiare solo che dovete decidere da che direzione andare, altrimenti la lettura sarà difficile.....ho fatto adesso quel famoso break perchè sto sull'orlo di una crisi ( lavoro..oggi non reggo quasi più) ho deciso anche si saltare il pranzo.
solenascente- Numero di messaggi : 2096
Data d'iscrizione : 21.02.09
Età : 58
Re: Tuareg
soleeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
non fare cosiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
ti voglio bene
non fare cosiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
ti voglio bene
priscilla- Numero di messaggi : 1209
Data d'iscrizione : 23.05.09
Età : 47
Località : torino
Re: Tuareg
gente bella gente mia siete meravigliosie ve lo dico con il cuore.
Salvo
Salvo
ladro_di_parole- Numero di messaggi : 72
Data d'iscrizione : 10.07.09
Età : 62
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