Afghanistan: nuova legge legalizza lo stupro nel matrimonio

E' una notizia di qualche giorno fa. Essendo particolarmente sensibile alla condizione femminile, questa mi ha anninetato!!!

Afghanistan: nuova legge legalizza lo stupro nel matrimonio

Una nuova legge votata dal parlamento afghano (il cui testo non è ancora stato pubblicato) legalizzerebbe lo stupro all’interno del matrimonio: le donne sarebbero infatti costrette a concedersi ai mariti ogni volta che costoro lo desiderino. La legge vieterebbe inoltre alle mogli di uscire di casa senza il permesso del coniuge. Il provvedimento è stato contestato dal segretario di Stato USA Hillary Clinton, da diversi attivisti dei diritti umani e dalle Nazioni Unite, che hanno diffuso un documento fortemente critico. La legge è tuttavia già stata controfirmata dal presidente Hamid Karzai, accusato di voler vincere le prossime elezioni presidenziali garantendosi con un provvedimento filo-islamista il sostegno della minoranza sciita (il dispositivo potrebbe ssere applicato a questa sola minoranza, in virtà di una sua diversa interpretazione della legge islamica, ma si attendono conferme). Intervistata dal Guardian, la parlamentare Humairi Namati ha definito la legge “peggiore di quelle dei talebani”.

Baci rassegnati
Paola

Davvero non ho parole davanti ad una notizia del genere, manca solo che mettano a quelle povere donne il guinzaglio.....e tutto è fatto.
Non oso davvero pensare come possano sentirsi tutte loro....il dover darsi ogni volta che il marito ne ha voglia.....fa sentire un oggetto non una persona....che dispiacere grande e quanto mi sento fortunata se penso al rispetto che mio marito, in questo, mi ha sempre portato.
Non ci resta che pregare per tutte loro e sperare che abbiano il coraggio di ribellarsi con più vigore.....

Non ci sono parole per esprimere la nefandezza del provvedimento. Il punto cruciale che nel mondo occidentale il femminismo è servito solo a rendere il corpo femminile strumento pubblicitario, cosa abominevole secondo me, dove invece c'è bisogno di vero femminismo ed alti ideali nn si fa nulla. che schifo!

Io è da molti anni ke nn m permetto più di denigrare il mio esser Cittadina Italiana.x me la mia Madre patria è il più bel paese al mondo.(sotto molti aspetti)...nn mancan le magagne ma...ke sfortuna e maledizione essere donna in Pakisthan,Iraq, Afganistan,Arabia,certe regioni dell'India o dell'africa.Io mi sarei suicidata,forse dopo aver tentato di lottare...PIANGO x le mie sorelle torturate,violentate,pikkiate, castrate.Morte nella loro interezza ancor prima di nascere.Ci sn associazioni nazionali ed internanaz.ke si danno da fare.Come L'UDI(Unione donne in italia)ed altre.Ho conosciuto Donne ke grazie a queste assoc.sn potute venire in Italia,ma nn a tutte è stato riconosciuto lo status di Rifugiata politica.Io mi inkinavo davanti ai loro sguardi seri e cupi.Stringevano in mano dei libri,dei fascicoli cn tutta la loro forza.Esse vivevano attraverso quelli,le loro testimonianze scritte.Sapevo ke una volta rientrate nei loro paesi sarebbero state uccise.Basta.Bacio la Terra ke ho sotto i piedi.e mi sento regina di me stessa.

vi riporto uno slogan che mi ha molto colpito di una passata manifestazione di Bologna!

La violenza contro le donne non dipende dal passaporto, la fanno gli uomini

un estratto di un commento:

"E’ vero, è stato un errore di comunicazione che si presta a mille speculazioni: bisogna dire che siamo tornate indietro nel tempo, che oramai lo stupratore è inteso solamente come lo straniero al quale dedicare leggi razziali e ronde xenofobe, ma usare la propaganda fascista (per rappresentare quello che accade ora e che a vederselo riproposto così chiaramente scandalizza di rimbalzo persino quelli che accanto alla parola “stupro” scrivono sovente il termine “marocchino” o “rom”) senza contestualizzarla e spiegarla si presta a veicolare un messaggio che non tutti/e hanno gli strumenti per interpretare. Bastava anche una frase che spiegasse che il governo, la destra, vogliono indurci a pensare allo stupro come una questione etnica invece che di genere. A mio avviso meglio scegliere un’altra immagine, differente, esaustiva, che parlasse di violenza maschile invece che di passaporti ed epidermidi con alti livelli di melanina".

Lo sapevo....Caro Otre69,quando si scrive un post nn si può scrivere tutto proprio tutto!!!! io ho risposto ad un post di paola ke parlava del lacondizione dlla donna NN IN ITALIA,ma in altri paesi.Io c' ho lavorato all'UDI (tanti anni fa)e anke al centro antiviolenza.In Modena e un pò dappertutto, il95 x cento delle violenze si perpetrano nelle case,trale mura domestike.E le donne cn gli okki pesti o le dita fratturate nn erano arabe ma italiane.Ragioniere, operaie,avvocate,casalighe,commesse.E sai perkè si facevano pikkiare??Perkè i loro uomini avrebbero ammazzato i loro figli se esse sporgevano denuncia.E la cosa continua.E se dico ke amo l Italia nn è per essere nazionalista...è perkè mi piace e ci sto bene.E nn mangio nemmeno cioccolata! preferisco le noccioline tostate.E tu?? i frutti del Baobab,se nn erro.

Leggevo recentemente alcune considerazioni dei psicologi sociali riguardo allo stupro e mi hanno colpito le loro conclusioni.
Contrariamente a ciò che generalmente si pensa che sia una tendenza della natura maschile , soprattutto del maschio sessualmente frustato, alcune ricerche interculturali hanno dimostrato che che l'incidenza degli stupri varia da una cultura all'altra e nei vari strati sociali:lo stupro sarebbe molto più freuente nelle società in cui la violenza è giustificata, i maschi sono considerati dominatori e c'è separazione dei sessi.
E' una tesi che non mi convince appieno, perchè oltre la cultura aggiungerei anche il livello di consapevolezza e la crescita spirituale di ogni individuo che rifugge dal suo Io inferiore e condidera ogni suo simile avere pari dignità e diritto ad esistere.