l'ospite inquietante - il nichilismo

Se avete tempo ascoltatelo! Fa riflettere

Il nichilismo che è la negazione di ogni valore è anche quello che Nietzsche chiama "il più inquietante fra tutti gli ospiti". Siamo nel mondo della tecnica e la tecnica non tende a uno scopo, non produce senso, non svela verità. Fa solo una cosa: funziona. Finiscono sullo sfondo i concetti di individuo, identità, libertà, senso, ma anche quelli di natura, etica, politica, religione, storia, di cui si è nutrita l'età pretecnologica. Chi più sconta la sostanziale assenza di futuro che modella l'età della tecnica sono i giovani, contagiati da una progressiva e sempre più profonda insicurezza, condannati a una deriva dell'esistere che coincide con il loro assistere allo scorrere della vita in terza persona...



Baci poco inquieti
Paola

Parole interessanti e davvero inquietanti. Oggi chi ha un figlio di almeno 12/15 anni, si rende conto di quanto siano vere queste parole.
Cosa facciamo allora? Si cerca in tutti i modi di comunicare con loro, ma le mura che vengono alzate alle volte sono troppo alte. Si è perso completamente il gioco dei ruoli dove la Mamma fa la Mamma, il Papà fa il Papà ed il Figlio fa il Figlio. Qui tutti vogliono fare tutto e tutti si sentono piu furbi dell’altro. L’umiltà di dare semplicemente ragione a chi ti sta a fianco non esiste piu, sarebbe un minimizzare se stessi e non godere del proprio ego…. Guai poi a dare del rigore a tuo figlio; poverino, potrebbe subire dei traumi psicologici tremendi…(questo probabilmente è un regalo della scuola moderna)
E’ vero, purtroppo il futuro che hanno davanti lo si può considerare forse una sorta di minaccia, ma nello stesso tempo loro non lo sanno altrimenti non sarebbero affetti da nichilismo. Quindi perche non rispolverare quello splendido rigore che mio Padre a suon di sberle (o timore per esse) mi ha regalato… ma per poterlo fare, in una Famiglia, bisogna essere assolutamente uniti e riprendere quindi a giocare il famoso gioco dei ruoli… e da qui forse potremmo ricominciare e piazzare delle basi piu concrete, no?

Termino il tutto con un punto interrogativo perchè queste non possono che essere teorie. Le ricette esistono solo in cucina e anche in questo campo sono assolutamente rivedibili e modificabili al gusto.


-C

Approvo ogni singola parola Mieiguancin.....con una riserva: io ho avuto il terrore di mio padre e nessuna carezza.....questo non potrei proporlo a nessuno MA.....e dico MA quello che accade oggi non mi piace.
Non dico che erano meglio i nostri tempi, ma questi son peggiori.
Son d'accordo anch'io che qualche sberla non ha mai fatto male a nessuno, è il valore del rispetto che andrebbe rispolverato alla grande....
Assisto sempre più a scene in cui bambini mandano a quel paese i genitori,genitori che in tutta risposta se la ridono e li giustificano.....questo non va bene.
Che dire di quando poi arrivano a casa tua e ti mettono tutto sottosopra e se provi a sgridarli i genitori si risentono e ritengono offesi......e il rispetto verso il padrone di casa?
Potremmo starcene a fare esempi fino all'indomani il vero reale problema è che abbiamo perso ogni punto di riferimento.....tutto è concesso e giustificato con la scusa che si vive una sola volta.....FACCIO I MIEI AUGURI AI GENITORI DI OGGI, spero davvero che sappiano essere e-ducatori dei propri figli, altresì ne chiedo scusa poichè io per prima mi sono arresa ad essere genitore per non incappare negli errori dei miei....

Caspita Paola, quanti spunti. Mi piacciono e concordo in pieno con gli interventi di Mrs_holmes e Mieiguancin.
Nella scuola assisto, a volte impotente, alla scomparsa di quella che noi chiamavamo "la buona educazione", alla scomparsa cioè delle più elementari forme del vivere in comune....
Molti bambini non sono in grado di gestire i primi fallimenti, convinti che tutto a loro è dovuto.
Tra i programmi didattici, da qualche anno si leggono percorsi di educazione all'affettività, al linguaggio emotivo, alla gestione delle proprie emozioni, portati avanti da insegnanti di buona volontà ma non propriamente preparati...
Qui ci sarebbe da parlarne parlarne...
Grazie Paola, perchè così non mi sento sola...

La nostra società non ci aiuta nell’educazione dei giovani: è una società complessa con innumerevoli contraddizioni, e i ragazzi sono lo specchio, che ci piaccia o meno, di questa realtà, di noi stessi, che ahimè a volte siamo un po’ troppo confusi.
C’è chi parla oggi in alcuni casi di deserto etico,di una sostanziale incapacità di assumersi una qualsiasi responsabilità rispetto alle conseguenze delle proprie azioni, riempito da un’assoluta dipendenza dal denaro, unica misura di successo nonché dalla cura della propria forma fisica, fine a se stessa.
Responsabili siamo senza dubbio noi adulti che, in molti casi, non riusciamo a trasmettere giusti valori.
Ma il problema della crisi dei valori non è certamente solo di oggi, è dall’inizio del Novecento che non si fa che parlare di crisi di valori.
Certo allora non importava ancora tanto di parlare delle problematiche giovanili, del disagio giovanile, perché non interessava quasi a nessuno. Ma se si leggono storie dei giovani di quell’epoca, non mi sembra poi se la passassero così bene: oppressi da modelli autoritari, dal controllo sociale, dal bigottismo religioso che non lasciava spazio alla libertà individuale.
Oggi tutti si interessano di giovani, in primis il mercato e poi a seguire sociologi, psicologi etc. etc. e tutti ad interrogarci sul loro futuro…
Ma dico io, possibile che gli adulti non sanno far altro che preoccuparsi? invece di stare a discutere su questa gioventù persa,che in realtà non sempre è così (sono sempre stata contraria alle generalizzazioni), perché non ci rimettiamo a tavolino e, insieme , ricominciamo a pattuire nuove regole?
Perché, sembrerà strano, ma la mia esperienza con i preadolescenti, mi insegna che essi hanno un estremo bisogno di comportamenti coerenti e di regole, a volte le esigono da noi adulti. Regole che giustamente avranno sempre bisogno di infrangere e saranno infrante, ma importante è che ci siano. E allora se vogliamo un maggior rispetto da parte dei ragazzi cominciamo a proporle di nuovo!
Penso comunque che affinché funzioni il patto gli adulti in primis devono prima decidere verso quale direzione andare e una volta stabilito il patto impegnarsi a rispettarlo, a costo di fare uno sforzo sovrumano.
Penso che, purtroppo, le passate generazioni, mi riferisco a quelle più recenti, dovrebbero fare ammenda dei loro errori: hanno abbattuto modelli autoritari, hanno sventolato una falsa illusione di libertà e non hanno saputo ricreare un nuovo patto fra le generazioni.

Spero di non essere stata troppo contorta

Bellissima discussione! Condivido le analisi di tutti! Credo che noi siamo stati molto fortunati a vivere la nostra giovinezza senza il consumismo e l'omologazione imperante che rende schiavi fisici e psichici! Io ricordo mia madre: bastava un suo sgurado per far nascere in me un senso di colpa. Oggi ho colleghi con figli e dei petarotti di 14 anni mandano a fare in culo la madre più volte al giorno. E questa piange invece di prendere la scopa e usarla da spazzolino con candeggina!
RUOLI!!!! Si Mieiguancin!!! I figli di oggi sono il riusltato del nostro non essere adulti, ma ciò che è peggio è che saranno genitori domani... genitori???? Mah!!!!

Brava SOLE!!! mi piace tutto quello che hai detto....

ci penso anche io ogni tanto quando guardo mia nipote di due anni che cresce a vista d'occhio
e giusto un paio di giorni fa al lavoro ho visto una mamma dare un ceffone ad una bambina di due anni
io non tollero la violenza ho cresciuto quattro cugini solo a dialogo e mia madre non mi ha mai picchiato
ora io non sono mamma e forse non so come sarò se mai lo diventerò ma la violenza secondo me crea violenza
D'accordo i tempi sono cambiati ma se la pianta è sana il frutto lo è anch'esso
ale--------------------------