Santarcangelo di Romagna

Avevo bisogno di una pausa. Le mie ernie cervicali si facevano sentire e un fine settimana di relax sarebbe stata la cura ideale.
Da diverso tempo avevo in mente Melozzo da Forlì,pittore romagnolo che a dire il vero conoscevo ben poco,ma che mi incuriosiva. La Romagna mi ha sempre ispirato simpatia e così non è stato difficile convincere Gianluca ad una trasferta romagnola.
La meta principale doveva essere la visita alla mostra di Melozzo a Forlì,in realtà affascinati da Santarcangelo,abbiamo trascorso lì la maggior parte del tempo,rilassati e felici,con una parentesi di mare.
Abbiamo optato per un alloggio economico,trovando su internet l’ “Hotel guest house” al costo di 17 € a persona,temevamo che fosse troppo squallido,ma tutto sommato si è rivelato essere pulito,sobrio e adattandosi un minimo è andata benissimo così. L’alloggio era vicino al centro di Santarcangelo ,che si poteva raggiungere a piedi.
Che dire su Santarcangelo di Romagna? E’ un paesino sorprendentemente pittoresco,ordinato e romantico,con degli scorci sorprendenti,fatto di vie e viuzzule,scale e scalette,tanti localini e negozi deliziosi,un forte profumo di gelsomino,una rocca malatestiana,un campanile sulla cima della collina su cui sorge il paese. E' Chiamato dai Romani 'Pagus Acervolanus', cioè villaggio dei cumuli, probabilmente riferito ai laterizi vista la presenza di fornaci.
Si trova nella Valle del fiume Marecchia, lungo la via Emilia al confine con la pianura padana e fa parte dei territori che appartennero alla potente Signoria dei Malatesta.
Il suo nucleo centrale sorge sopra antiche grotte di tufo, più propriamente dette ipogei poiché principalmente create artificialmente dall'uomo.
Esse sono infatti state scavate probabilmente dagli antichi cristiani che fuggivano alle persecuzioni ed utilizzate come dimore ma anche come luoghi di culto. Nel corso dei secoli sono inoltre servite come cantina, data la loro temperatura costante di 12-13°, ma anche come rifugio. Sono tutt'ora facilmente accessibili a piedi dal centro storico, ed è affascinante entrare in un negozietto apparentemente minuscolo e scoprire che scendendo le scale si entra in un mondo sotterraneo fatto di mattoni a vista,arcate e piccole stanze.
Santarcangelo è considerato la capitale della poesia dialettale Riminese ed è ricca di tradizioni secolari culturali, oltre che sede di eventi rinomati a livello nazionale, quale il Festival del teatro in Piazza e le antiche fiere di S. Michele e S. Martino. Le prime notizie di un centro urbano localizzato presso l'attuale Santarcangelo si hanno nel X secolo, dove nel Codice Bavaro si parla di un 'pagus', cioè villaggio e della sua Pieve. La Pieve Bizantina di San Michele Arcangelo in Acervulis infatti risale al VI- VII secolo: essa presenta un'abside esterna poligonale ed un campanile romanico.
Questo 'pagus' passò presto sotto il controllo della Chiesa, in particolare dei vescovi di Ravenna prima e Rimini successivamente.
Nell' XI secolo iniziarono le prime fortificazioni attorno alla cittadina, il cui nucleo si concentra sul Monte Giove, un poggio a fianco della Val Marecchia.
Nel 1037 si attesta la presenza di un Castrum Sancti Arcangeli e di una prima cinta di mura, di cui si possono ancora vedere i resti presso la Porta Antica di Campanone Vecchio.
Da li poi si svilupperà l'attuale Santarcangelo in direzione della valle lungo la via Emilia.
Intorno al 1300 la città veniva contesa tra Cesena e Rimini ed inizia a subire l'influenza dei Malatesta, che con Carlo, intorno al 1380, affermano il loro potere.
Nel 1386 Carlo fece ricostruire la Rocca; nel 1447 il suo successore Sigismondo ingrandisce la struttura, riducendo però l'altezza del mastio, e la fortifica con una nuova cinta muraria. La Rocca assume così la struttura attuale: la torre quadrangolare (il mastio appunto), tre bastioni poligonali agli angoli, un rigoglioso giardino intorno, il tutto circondato da alte mura, irrobustite da ripide scarpate.

Nel 1462 i Montefeltro occupano il Castello ma a partire dal 1500 fino al 1503 è Cesare Borgia a fare da padrone. Con la caduta del Borgia, la Rocca, con tutto il circondario, passa ai Veneziani fino al 1505, anno in cui essi la cedettero alla Santa Chiesa.
Nel 1621 grazie all'intervento di Papa Gregorio XV la via Emilia viene deviata verso Santarcangelo, scostandola da San Vito; ciò favorisce notevolmente gli scambi commerciali e di conseguenza lo sviluppo economico.
Nel 1769 nasce qui Papa Clemente VIII, della famiglia Ganganelli, al quale verrà intitolato l'arco sopra la piazza omonima.
Dal 1797 al 1815 il territorio riminese è dominato dai francesi e successivamente ritorna alla Chiesa: Papa Leone XII concede a Santarcangelo il titolo di 'città'.
La prima sera l’abbiamo dedicata al totale disimpegno,e con piacere ho seguito l’interesse enogastronomico di Gian che è bravissimo nel trovare ristoranti favolosi e locali in cui prendere un aperitivo.
Accaldati e stanchi ci siamo seduti in un localino delizioso con tavoli all’aperto,posto in un bellissimo vicoletto,dove,accompagnati da ottima musica in sottofondo, ci siamo bevuti due gintonic fatti a regola d’arte,tanto ghiaccio,bicchiere largo da vino,foglioline di menta,fetta di limone,e poco gin rigorosamente Gordon’s. Una goduria. Dopo esserci persi nelle nostre chiacchiere,abbiamo iniziato a cercare un ristorante che ci ispirasse.

Abbiamo trovato “La Sangiovesa”,locale molto conosciuto,che ha ricevuto il premio 2011 “Tre Gamberi” della guida del Gambero Rosso. Il logo del ristorante mi è piaciuto moltissimo ,si tratta di una donna giunonica,semisdraiata e nuda disegnata con un bel tratto grafico,quasi fumettistico. L’edificio in cui è ospitato è l’antico palazzo Nardiani risalente al ‘700.
Siamo stati accolti da una simpaticissima cameriera,emblema della romagnosità,un viso tondo e pulito,occhi vispi,culo grosso e un modo di fare genuino. Abbiamo mangiato veramente benissimo.

Insomma...se passate da Santarcangelo,vi consiglio di fermarvi!

Dopo tutte le tue informazioni mi hai reso familiare il posto.
Brava Denise!

DENISE COMPLIMENTI HAI FATTO UNA BELLISSIMA DESCRIZIONE DEL POSTO, DEV'ESSERE FAMOLOSO E MI HAI FATTO VENIRE TANTA VOGLIA DI ANDARCI!!!!!
PECCATO SOLO..CHE..NON HAI MESSO QUALCHE BELLA FOTO!!!!!

Vi avevo avvertiti che parlo tanto!!!

Grazie Sole

Priscilla,hai ragione non ho pensato a inserire delle fotografie,anche perchè a dire il vero non ne ho fatte,quando vado in giro non amo fotografare,le immagini le ho vive nella mia testa e li resteranno sempre
Da sabato,tra l'atro,so che è stato il mio ultimo week end da fidanzata

Denise, il corso di ballo ti aiuterà tantissimoooo...parola di ballerina!!!

priscilla ha scritto:Denise, il corso di ballo ti aiuterà tantissimoooo...parola di ballerina!!!

Immagino! A dire il vero io preferirei farlo con il mio fidanzato (che ora è tornato da me ma purtroppo abitando distante non riesce.
Vado solo per ballare! Non ho altri fini...