“Melozzo da Forlì,L’umana bellezza da tra Piero della Francesca e Raffaello”

Allestita nel complesso museale di San Domenico ,è stato un viaggio tra i pittori del ‘ 400 a cui si è ispirato Melozzo,come Piero della Francesca e Perugino e quelli che si sono ispirati a lui,come Raffaello . L’allestimento era impeccabile, ottime luci,i quadri erano montati su pareti di colore grigio /blu e il pavimento era rivestito di stoffa blu. L’audioguida per i miei gusti era un po’ prolissa,si dilungava troppo su cose di poca importanza.

Nasce nel 1438,dalla mamma Giacoma a Forlì e muore nel 1494.
Pittore di pochissime opere,a causa di numerose perdite,la più dolorosa fu la Cappella Feo a Forlì distrutta da bombardamenti tedeschi,persa in parte la decorazione dell’abside dei Santi Apostoli a Roma.
La formazione di Melozzo è poco conosciuta,ma si può ipotizzare un suo soggiorno a Urbino e a San Sepolcro dove sicuramente ha conosciuto le opere di Piero della Francesca,e anche a Padova data l’evidente influenza mantegnesca. La prospettiva è la matrice fondamentale delle sue opere,come lo fu di Piero della Francesca e di Mantegna. Luca Pacioli ,francescano matematico e amico dei pittori,in un suo famoso trattato,parla di Piero della Francesca come del maestro incontrastato e tra i dieci nomi eccellenti dei pittori secondo lui supremi compare anche Melozzo. Dal 1480 al 1490 è il primo pittore di Roma,definito “pictor papalis”,è ricco e famoso. Dell’attività romana resta relativamente poco :
1) i frammenti superstiti della decorazione della tribuna dei Santi Apostoli (abbattuta all’inizio del ‘700 ,grazie a Vasari si sono salvati questi frammenti ), angeli e apostoli ora alla Pinacoteca Vaticana,e Cristo in Gloria ora al Quirinale.

2 )affresco raffigurante Bartolomeo Platina in atto di ricevere la nomina di prefetto della Biblioteca apostolica da parte di Papa Sisto IV Della Rovere.

A mio avviso l’opera più significativa e che veramente toglie il fiato è l’affresco staccato di Melozzo raffigurante Papa Sisto IV nell’atto di nominare l’umanista Bartolomeo Platina Prefetto della Biblioteca apostolica,uscito per la prima volta dai musei vaticani. Si tratta di un dipinto di grande eleganza e rigore,che merita di essere guardato a lungo in silenzio.
Osservando la pittura di Melozzo si capisce quanto abbia influenzato Raffaello. Molto belli anche gli Angeli musicanti e gli Apostoli sempre di Melozzo provenienti dalla chiesa dei Santi Apostoli a Roma.
Meraviglioso anche un disegno,esposto nella parte iniziale della mostra,che rappresenta un ritratto d’uomo,attribuito a Melozzo.
Di straordinaria bellezza “Ritratto di Francesco delle Opere “ di Perugino,incanta per la sua perfezione tecnica,per l’uso del colore,per la strepitosa capacità tecnico/artigianale dei grandi maestri,se penso che la massima espressione artistica odierna è l’informale,mi rattristo. La sapienza pittorica,il gesto artigianale,la ricerca dell’armonia e della perfezione nella semplicità,il rigore formale,la razionalità e l’intelligenza,questo è arte.
Bellissima mostra,degna conclusione di un fine settimana bellissimo.

mamma mia, Denise, ma quante cose belle vedono i tuoi occhi!!!!!!!!!!!!!!!!!

Oooh ... Priscilla purtroppo i miei occhi sono costretti a vedere anche cose brutte,ma per tutelare la mia serenità,cerco di eliminarle e di vivere di cose belle. Per molti è un atteggiamento superficiale,chissà...

anche i miei occhi vedono tante cose brutte..per fortuna la vita ha sempre un rìsvolto di luce e di rosa..prima o poi... :heart[img][/img]