Pane e libertà

Ho appena guardato in tv la prima parte del film Pane e libertà .
Quante emozioni!
Alcune parole che purtoppo non credo di aver buona memoria da riportare proprio fedelmente, mi arrivavano dritte al cuore e mi facevano rabbrividire...
...a volte ho anche pianto.
Questa non è dunque una recensione, ma solo frasi che mi hanno fatto molto riflettere.

Solo Dio e i padroni ci danno il pane diceva la povera madre che aveva perso suo marito sul lavoro.
Le parole ci danno dignità diceva il piccolo Vittorio che si era privato di tutto il suo guadagno e delle sue scarpe per comprare un dizionario.
Vogliamo un lavoro che ci dia un pezzo di pane.....dignità rivolgendosi ai padroni
Volete sapere perchè ho studiato ?(da autodidatta si intende) Per poter dire quello che penso.
Il mio sogno: Vorrei vedere un giorno i braccianti del sud e gli operai del nord lottare per gli stessi diritti
Non aggiungo altro...

Anche a me ha colpito la frase della mamma: Solo Dio e il padrone ci danno il pane

SOLO DIO....................................................

HO la pelle d oca a leggere le parole di Sole ke ha trasposto x noi qui, dal film . Sto pensando ke dobbiamo ricomiciaretutto daccapo. Tutte quelle morti,la fame,la miseria, i diritti fondamentali guadagnati a suon di fucilate.e noi ke c stiamo lasciando sfuggire tutto dalle mani....come acqua fresca.ke ne è stato dei loro sacrifici.??? e Ke sarà di noi,ora. M ronzA spesso nellA mente uno slogan ke dice:NN CI SON DIRITTI X KI NN LI RIVENDICA PERSONALMENTE OGNI GIORNO. notte, fratell e soerell ,ke la notte ci porti bon consiglio nei sogni. besossss

solenascente ha scritto:Le parole ci danno dignità

A me ha colpito questa frase!!!! Ma per saperle usare bisogna che ognuno abbia il diritto di studiare e di poterle apprendere!!!

Bella riflessione Sole!!!

Baci alla panna
Paola

HERABLU ha scritto:HO la pelle d oca a leggere le parole di Sole ke ha trasposto x noi qui, dal film . Sto pensando ke dobbiamo ricomiciaretutto daccapo. Tutte quelle morti,la fame,la miseria, i diritti fondamentali guadagnati a suon di fucilate.e noi ke c stiamo lasciando sfuggire tutto dalle mani....come acqua fresca.ke ne è stato dei loro sacrifici.??? e Ke sarà di noi,ora. M ronzA spesso nellA mente uno slogan ke dice:NN CI SON DIRITTI X KI NN LI RIVENDICA PERSONALMENTE OGNI GIORNO. notte, fratell e soerell ,ke la notte ci porti bon consiglio nei sogni. besossss

Grazie Anna era proprio dove volevo arrivare!
Che cosa facciamo oggi noi per rivendicare i nostri diritti? Se oggi noi abbiamo QUALCOSA è grazie a chi ha rischiato tutto,….......ha perso tutto.
Mi si dirà forse che erano altri tempi: quegli uomini erano spinti da una motivazione primaria: la fame.
Oggi molti preferiscono illudersi che tanto stiamo ancora a galla e allora non ci riguarda troppo.
Le nuove generazioni, poi, abituate al benessere a non rinunciare a nulla, a non avere una giusta conoscenza dei sacrifici dei nonni, hanno le menti annebbiate e inseguono futili sogni.
Molti studiano e pensano di aver risolto il problema con un diploma, a volte anche una laurea stracciata, ma questa non è cultura è solo illusione.
Sono una figlia del popolo, che scavando nella memoria dei primi anni di vita, ha percepito qualcosa di quel mondo.
Ho iniziato più tardi, nei primi anni dell’adolescenza (ho incontrato insegnanti del Nord e del Sud validi che mi fanno aperto la mente…intendiamoci anche quelli meno validi del Nord e del Sud), a conoscere la mia terra , il Sud e l’Italia in generale attraverso le opere letterarie: I Malavoglia, Gente in Aspromonte, Fontamara, Le Terre del Sacramento, Metello e molti altri e così prima di guadare questo paese con i mie occhi l’ho guardato di riflesso.
Il primo grande insegnamento che ne ebbi fu che solo la cultura avrebbe potuto elevare la mia condizione.
A dire il vero non è riuscita ad elevarla proprio tantissimo da punto di vista materiale, ma mi ha concesso libertà di pensiero e come Peppino (Giuseppe Di Vittorio) posso anch’io dire mi serve per dire quello che penso.
Ultimamente però tanti dubbi…la stiamo garantendo davvero alle generazioni future questa istruzione?
C’è la crisi e aspettiamo ….aspettiamo….Ma che cosa?
Pensiamo: oggi stiamo ancora a galla…..ma domani?
Che cosa riserviamo alle future generazioni?
Scusatemi, scusatemi, ma c’è ancora libertà pensiero e voglio illudermi di vivere in un mondo democratico…..e quello spirito ribelle serpeggia nelle mie vene e mi risuonano in testa le parole di Luca Marano “Per noi fame e dannazione- ma per i figli paradiso e pane”

Ho riletto l'ultimo post scritto di getto e mi sono resa conto che a volte la lettura risultata un pò faticosa, ma i pensieri fluivano e non riuscivo ad organizzarli.
Comunque ho deciso di lasciarlo così... è più autentico.....se avete voglia di interpretare....