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DEPRESSIONE POST-PARTUM

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Messaggio  mrs_holmes Ven Giu 25, 2010 1:56 am

Ho riflettuto un pò sulla sezione in cui postare questo mio racconto e alla fine ho optato per la self-help, in fondo è anche una richiesta di aiuto.
Vi racconto una storia che si è tenuta in questi giorni e che vede me protagonista involontaria di quanto.
E' la storia di due ragazzi giovanissimi che si sono consosciuti quasi 10 anni fa e che nel settembre scorso si sono sposati.
Storia d'amore la loro, due ragazzi ingenui e semplici, che decidono di abitare nella vecchia casetta che un tempo era dei nonni, accettando di prendersi cura della nonna di lei.
Subito dopo il matrimonio lei resta incinta e giovedì 11 giugno nasce un piccolino di appena 2,7kg con parto cesareo e con un attacco di panico da parte della mamma.
Lei rientra a casa col piccolo il lunedì successivo ed io decido di andarle a far visita il martedì di questa settimana ossia l'altro ieri.
Telefono per avvertire che vado ma al cellulare di lei nessuno risponde, penso che stia allattando perciò ritardo di mezz'ora l'altra chiamata ma stavolta trovo irragiungibile.
Provo a chiamare il marito che mi risponde e dal tono mi sembra un pò freddo allora io gli dico che se sono di fastidio rimando la visita ma lui mi dice solo che la moglie è stata poco bene ma mi ripete più volte che non ci sono problemi e di andare.
Aspetto che rientri mio marito e si va.
Arriviamo in contemporanea col neo-papà che ha appena lasciato il lavoro.
Neanche il tempo di salutarci e si fionda dentro lasciando il portone aperto mentre si dirige verso la stanza dove si trova e il piccolo e la mamma.
Dalle urla intuisco che lei non sta bene ma dapprima penso ad uno stato ansioso ma quando finalmente lei ci da il permesso di salutarla e quindi di entrare in camera mi accorgo che è un pò irretita ma penso sempre ad uno stato di stress emotivo e fisico causato dal parto, ma il peggio dovevo ancora scoprirlo.
Raccontare il tutto è ben cosa diversa dal vederlo dal vivo, specie se vi dico che la ragazza in questione è stata sempre una ragazzina tranquilla, mai una parola fuori posto, timida.......
Quando mi vede mi abbraccia e si mette a piangere urlando "non sono io, non sono io che voglio fare così...". Riusciamo a farla alzare dal letto e......e come ve lo spiego, come trovo le parole di quanto è accaduto?
Occhi sbarrati, di continuo in movimento, frasi senza senso, è arrivata addirittura a togliermi fuori per poi farmi rientrare dopo due minuti.....ripeto è difficile trovare le parole giuste ma quello che so è che non era la ragazza che conosco da anni.
Volevo dire qualcosa al marito che vedevo smarrito, ma molte situazioni mi hanno messa poi in imbarazzo e il fatto che non voglio essere invadente nelle cose altrui, mi trattaneva dal dire due parole al marito; ma mentre mi ripetevo:"fatti i fatti tuoi", le parole mi escono dalla bocca.
Ebbene mi piangeva il cuore vedere quella ragazza in quelle condizioni, anzi in quella disperazione.
Da quanto vedo in famiglia non si sono resi conto che la sua non era sofferenza fisica ma psichica e così dico al marito, con tanto di scuse, che forse è il caso che venga visitata e forse anche che il bimbo non stia con la mamma.
Prima di andare mi raccomando ancora di chiamare subito il medico curante e che se hanno bisogno di chiamare me e mio marito.
Per strada, mentre tornavo a casa, mi piangeva l'anima così decido di telefonare una carissima mia amica e zia di lei, la quale sapeva di un malessere della nipote ma non di quel tipo di malessere e la prego vivamente di far qualcosa lei dato che il resto della famiglia sembra sottovalutare la cosa o non capire.
Tutta la notte e il mattino seguente, cioè ieri, il mio pensiero è a lei e al piccolino.
Verso le 11 squilla il mio cellulare ed è il marito di lei dall'ospedale che mi chiede se riesco ad andare da loro in quanto nella notte lei è peggiorata e pertanto si trova nel reparto igiene mentale e sta per essere trasferita presso un'altra struttura ospedaliera.
Vado lì, li seguo quando lei viene portata presso l'altro ospedale, trasferita in ambulanza con un ricovero forzato nel reparto psichiatrico........come spiegarvi come stava?
Ancora ora ci piango.
Piango per lei e per tutte quelle persone che soffrono di malattie psichiche......che dispiacere grande guardare un contenitore vuoto.....esatto: un contenitore vuoto, così era lei ieri, non era più la persona che conosco, e che dire del marito in lacrime che la implorava di non fare quelle cose......
Cosa aggiungere?
Mi sembra quasi di farle un torto a parlarvene, che dispiacere grande.....
Mi fermo quì: ogni altra parola mi sembra inadeguata.
Spero torni presto a "casa".

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Messaggio  gabriel Ven Giu 25, 2010 8:24 am

iL MIO PENSIERO DI TRISTEZZA SI UNISCE AL VOSTRO , MI SPIACE PER QUELLA RAGAZZA ... ALTRO NON C'è DA DIRE .... FATTI FORZA ROSA
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DEPRESSIONE POST-PARTUM Empty Re depressione post -partum

Messaggio  solenascente Sab Giu 26, 2010 1:16 pm

Proprio oggi mi capita di leggere questa notizia e mi auguro per il fururo che possa essere d’aiuto
- Washington, 21 giu.
- Potrebbe essere in un enzima la chiave della depressione post partum. Secondo uno studio dell'Universita' di Lipsia nelle donne che hanno appena dato alla luce un bambino ci sono alti livelli di Monoamino ossidasi A, una molecola che nel cervello blocca serotonina e dopamina, gli ormoni alla base della sensazione di felicita'. I ricercatori sono arrivati a questa conclusione analizzando il sangue di alcune donne per diversi giorni dopo il parto, e trovando un innalzamento dell'ormone fino al 43 per cento rispetto a un gruppo di controllo. Il picco nei soggetti studiati si e' verificato al quinto giorno dopo la nascita del figlio, proprio quando di solito si ha il picco di tristezza nelle neomamme. "Alcuni farmaci possono diminuire il livello dell'enzima", scrivono gli autori dello studio sulla rivista 'Archives of General Psychiatry', "e quindi in futuro si potrebbero prevenire le depressioni post partum". Secondo le stime, tre quarti delle donne che hanno appena partorito soffrono di tristezza e ansia nei primi giorni, e in un caso su dieci la condizione dura piu' a lungo sfociando nella depressione post partum. Due casi su mille, inoltre, degenerano in vere e proprie psicosi.

Per quanto riguarda la mia esperienza personale ne sono uscita tutto sommato indenne, ma nonostante abbia affrontato tre gravidanze ogni volta che vedo una donna che inizia questo percorso l’osservo con ammirazione e dentro di me dico _ Quanto coraggio!!!_ E sì proprio così ce ne vuole di coraggio!
E dalla notte dei tempi che questi eventi si ripetono e hanno coinvolto e coinvolgono milioni di donne, ma quando ti capita di vivere l’esperienza personalmente, comprendi che ti trovi ad affrontare LA TUA GRANDE AVVENTURA , che nonostante l’esito sembri scontato in realtà non sai dove ti condurrà.
Sono nove mesi di cambiamenti repentini, nel fisico, negli stati d’animo, nei disturbi : appena smetti con la nausea ecco che si presenta l’acidità di stomaco e poi il mal di schiena e poi non vedi l’ora che finisca ( parlo di quelli più comuni e meno complicati).
Anche psicologicamente ed emotivamente, grandi cambiamenti: ora ti senti una leonessa , ora ti di rendi conto di essere fragile indifeso, forse per la prima volta comprendi quale potrebbe essere la condizione di un anziano o bambino bisognoso di cure.
E le preoccupazioni dove le lasciamo? Andrà tutto bene : sarà sano e se così non fosse?.
Dopo un po’ devi imparare ad accettare nelle tua mente qualsiasi eventualità, anche la peggiore, se vuoi sopravvivere. La grande avventura, un viaggio lungo e anche se apparentemente tutto sta procedendo senza troppi intoppi, faticoso; a volte a è difficile anche abituarsi ai cambiamenti, perché appena a convivere con uno ecco che già c’è un’altra novità.
Arriva poi il grande momento, un momento inteso, già proprio cosi, ma se ne si esce fuori, in questo possiamo dare ragione alle testimonianze di donne che dicono_Per fortuna si dimentica subito_ ( non ho mai sopportato alcune donne di una certa età che dicevano _ ho fatto tanto e subito tanto per metterti al mondo- Bugie solo bugie, perché hanno qualche problema non risolto, ciò che è stato si dimentica in fretta, basta non pensarci più.)
Di fronte al miracolo della vita si prova una commozione infinita e sembra quasi assurdo di avercela fatta, ma osservando quell’”esserino” indifeso hai subito la percezione di quanto siano aumentate le tue responsabilità e che dovrai abbandonare alcuni tuoi modi di essere e che ora sta iniziando un’avventura ancora più grande: soprattutto il primo anno di vita, dovrai dimenticare un po’ te stessa per ricreare un nuovo equilibrio.
Chi racconta, non so per quale strana convinzione, pensava che non sarebbe capitato proprio a lei, perché non era nei suoi programmi e perché poco interessata. Invece la vita ha voluto diversamente e in momenti completamente diversi della sua vita è stata chiamata a vivere LA GRANDE AVVENTURA. Nonostante l’esperienza già vissuta è stata sempre una NOVITA’ ASSOLUTA, per cui rimane molto sensibile di fronte a chi o per natura fisiologica o psicologica si blocca e subisce un crollo.

Auguro questa ragazza di riuscire a riprendersi al più presto!
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Messaggio  mrs_holmes Lun Giu 28, 2010 1:23 am

Telefono tutti i giorni a casa dei parenti di questa mia amica e ogni giorno il bollettino è sempre questo: nessuna novità, versa ancora nelle stesse condizioni.
Ierimattina pare non abbia riconosciuto nemmeno i suoi genitori,però chiede sempre di tornare a casa ad accudire il suo piccolo.
Oggi è stato il suo 16° giorno dopo il parto ed era peggiorata tanto all' 11°.....almeno da quel che mi dice il marito.
In settimana conto di andarle a fare visita ma credetemi io ancora non ci credo, non credo a quel che le è successo.
Da quanto ho appreso il fattore genetico può contribuire, i dottori lo hanno chiamato "ramo", lei il ramo in famiglia lo ha in quanto è venuto fuori che suo padre ha avuto un episodio da ricovero ed ha una sorella con un ritardo e se anche non ho mai chiesto di che grado credo si tratti di schizzofrenia.
In tutta sincerità credo che il parto sia stata la causa scatenante ma forse questa ragazza la depressione se la portava dietro da un pò, sono emerse alcune cose parlando con uno dei familiari e.......cosa pensare, a questo punto preferisco spendere una preghiera e tanta presenza.
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