VIAGGIO...

Repentinamente sei piombata nella mia esistenza,
La tua essenza a tratti quasi invisibile
inebriava ogni momento della mia vita.
Amavo la tua presenza,
la tua voce fievole,
le tue mani mentre trattenevano le mie…
Adoravo ogni singolo fattore della tua personalità.
Mi convincevo della tua reale esistenza,
tralasciavo a centinaia paranoie,
dilemmi, astrusi dubbi,
interrogativi irrisolti…
Ci credevo,e mi fidavo…
Pensavo che i tuoi improvvisi silenzi,
valessero più di mille parole,
adoravo ascoltare la voce della tua anima,
osservare minuziosamente i tuoi gesti…
Paradossalmente credevo che i tuoi occhi,
simboleggiassero il tuo amore sofferto,
ma sempre acceso nei miei confronti,
i fardelli della tua anima li stavo lentamente ricomponendo,
ed i tuoi occhi, specchi della tua essenza,
non potevano far altro che riflettere tale sensazioni di rinascita.
Il tuo allontanamento era incomprensibile, forse volevo evitare di farti soffrire…
cercando di allontanarti.
Giustificavo tutto ciò e…. volevo ricomporre i cocci del tuo cuore, disperatamente
incollavo puzzle di sentimenti, ormai reconditi e dispersi.
Mi fidavo…
Ci credevo… Ma poi…
Per quanto potevo ancora fingere?
Giustificare la tua indifferenza?
Placare la tua sofferenza verso l’esistenza?
Non potevo… Non volevo…
La verità, mia degna compare, prese il sopravvento, non potevo fermarla,
ormai la mia mente succube di tanto ingannevole amore,
tornava a ragionare razionalmente…
Ti stavo lasciando andar via, senza troppe domande, senza troppi convenevoli…
Lacrimavo sangue, sputavo schegge di emozioni…
Ma del resto…
Non potevo convincermi per sempre, era irrimediabile la decisione…
Inutile amare ciò che non eri,
inutile amare ciò che desideravo che tu fossi…
Inutile continuare tale farsa…
Il mostro che coltivavo dentro, ormai stava ottenendo la vittoria…
ero incapace di reagire,
Seppur la mia anima rimembrava in eterno, tale Amore, dolcemente sofferto...
felicemente disperso…
Mi mancava il tuo tempo... le tue emozioni, il tuo stringerti a me anche
distanti fisicamente... mi avevi donato la vita, mi avevi donato la forza,
mi avevi dato il punto di raccordo tra la vita e la solitudine,
poi... il nulla... di colpo come una mazzata!!!
E mi lasciavo andare nell'oblio della disperazione
lasciando che ti allontanassi da me senza reagire.
Eravamo stati messi sullo stesso treno nel medesimo
istante, ma... eravamo scesi in stazioni diverse...
Quella stessa mano ha voluto rimetterci su quel
treno e ora... siamo insieme mano nella mano
per trovare la nostra stazione dove scendere insieme
e continuare il cammino....

( Questo accadeva tempo addietro, poi... lei ha scelto di scendere prima da quel treno... )
**misteryombra**

bellissimo.... non c'è ltro da dire....

si, molto bella davvero .... è piaciuta molto anche a me

Incredibile che potere "magico" hai di usare le parole!!!!!!

L'ho vissuta anche io una simile relazione... rileggendola ho provato nuovamente il dolore e un pizzico di rimorso... ma la vita va avanti e io con lei!

Grazie Misteryombra per tale abbraccio!

Baci sinceri e riconoscenti
Paola