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La macchina dell'affetto
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solenascente
HERABLU
ladro_di_parole
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Pagina 1 di 1
La macchina dell'affetto
Inventarono la macchina dell'affetto perchè nel mondo esisteva solo il ricordo di questo sentimento.
Il giorno che la inaugurarono era lucida,splendente con tante luci colorate,blu,rosse e bianche,era stupenda il sindaco della città la volle mettere sulla piazza principale vicino a un fiume che scorreva impetuoso.
Era sta un'invenzione nata per caso nell'era della robotica,quando ogni cosa era vincolata e gestita dal vile ma necessario denaro.
La sera quando la gente rientrava in casa non trovava l'affetto ad accoglierli dopo un dura giornata di lavoro se non quello intimo verso la prole , mancava l'aria ,la poesia ma soprattutto i sogni,le notti erano riposo senza colori come un film in bianco e nero e anche l'arcobaleno aveva perso i suoi brillanti colori.
Ogni giorno per tutti era uguale all'altro lavoro,vacanze e poi solo oblio e niente da chiedere al domani.
Mancava quel tocco di brezza che fa di un tramonto uno spettacolo da vivere accanto a chi si ama per restare solo un calar del sole , mentre la notte era solo buio viatico senza stelle.
Cominciarono scettici a recarsi verso la nuova macchina,ad attingere pinte di felicità colorata che come birra usciva a fiumi dai rubinetti color arcobaleno,il primo strano effetto fu che per le strade la poesia ricominciò a circolare ,anche nelle mani di coloro che neanche sapevano di possederla,dipinti spuntarono sui grigi muri mentre l'aggeggio continuava sfornare affetto,amore liquido e tanta sottile brezza per accarezzare i volti delle persone che si amano.
Ma nessuno si prendeva cura della dispensatrice di nuova linfa,ognuno prendeva si abbeverava della sua fresca flagranza e andava via,le spie un giorno luminose e brillanti perdevano la loro lucentezza,certe volte l'essenza, il nettare della felicità usciva a tratti,allora con un calcio ben assestato la rimettevano in riga,e lei ritornava a mescere nuovo sentimento.
Ma i colori brillanti piano piano divennero grigi,sempre più tenui,ma nessuno ci badava ,proteso com'erano a spillare il nettare divino,nessuno ne aveva curava,nessun olio negli ingranaggi nessuna carezza ma solo sorrisi di compiacenza e circostanza,e calci sempre più forti per tirare piu' miscela di felicità.
Quel giorno d'autunno la macchina cadde come le foglie del parco circostante,smise di dare vita e poesia e tacque per sempre,nessuno voleva rassegnarsi,i calci divennero violenti brutali,perchè nessuno voleva rinunciare a quella miscela di vita,alla fine rassegnati dopo giorni e giorni la buttarono nel greto del fiume,triste rottame di quello che non era più.
Qualche tempo dopo,un giorno un bambino passando si incuriosi' e con le sue piccole mani accarezzò le ferite di quell'ammasso di ferraglia,ed allora come per magia ripresero vita le luci,e ridiedero vita per qualche istante alla massa informe,per ricadere nell'oblio per sempre.
Nessuno aveva capito che per costruire quella macchina e donare felicità le avevano dato in dono un'anima da cullare e da scaldare nelle notti d'inverno,era un essere vivente che voleva sentire anche lui un tocco affettuoso un barlume di vita .
Ma ora giaceva per sempre sul greto del fiume a guardare scorrere la vita degli altri.
Il giorno che la inaugurarono era lucida,splendente con tante luci colorate,blu,rosse e bianche,era stupenda il sindaco della città la volle mettere sulla piazza principale vicino a un fiume che scorreva impetuoso.
Era sta un'invenzione nata per caso nell'era della robotica,quando ogni cosa era vincolata e gestita dal vile ma necessario denaro.
La sera quando la gente rientrava in casa non trovava l'affetto ad accoglierli dopo un dura giornata di lavoro se non quello intimo verso la prole , mancava l'aria ,la poesia ma soprattutto i sogni,le notti erano riposo senza colori come un film in bianco e nero e anche l'arcobaleno aveva perso i suoi brillanti colori.
Ogni giorno per tutti era uguale all'altro lavoro,vacanze e poi solo oblio e niente da chiedere al domani.
Mancava quel tocco di brezza che fa di un tramonto uno spettacolo da vivere accanto a chi si ama per restare solo un calar del sole , mentre la notte era solo buio viatico senza stelle.
Cominciarono scettici a recarsi verso la nuova macchina,ad attingere pinte di felicità colorata che come birra usciva a fiumi dai rubinetti color arcobaleno,il primo strano effetto fu che per le strade la poesia ricominciò a circolare ,anche nelle mani di coloro che neanche sapevano di possederla,dipinti spuntarono sui grigi muri mentre l'aggeggio continuava sfornare affetto,amore liquido e tanta sottile brezza per accarezzare i volti delle persone che si amano.
Ma nessuno si prendeva cura della dispensatrice di nuova linfa,ognuno prendeva si abbeverava della sua fresca flagranza e andava via,le spie un giorno luminose e brillanti perdevano la loro lucentezza,certe volte l'essenza, il nettare della felicità usciva a tratti,allora con un calcio ben assestato la rimettevano in riga,e lei ritornava a mescere nuovo sentimento.
Ma i colori brillanti piano piano divennero grigi,sempre più tenui,ma nessuno ci badava ,proteso com'erano a spillare il nettare divino,nessuno ne aveva curava,nessun olio negli ingranaggi nessuna carezza ma solo sorrisi di compiacenza e circostanza,e calci sempre più forti per tirare piu' miscela di felicità.
Quel giorno d'autunno la macchina cadde come le foglie del parco circostante,smise di dare vita e poesia e tacque per sempre,nessuno voleva rassegnarsi,i calci divennero violenti brutali,perchè nessuno voleva rinunciare a quella miscela di vita,alla fine rassegnati dopo giorni e giorni la buttarono nel greto del fiume,triste rottame di quello che non era più.
Qualche tempo dopo,un giorno un bambino passando si incuriosi' e con le sue piccole mani accarezzò le ferite di quell'ammasso di ferraglia,ed allora come per magia ripresero vita le luci,e ridiedero vita per qualche istante alla massa informe,per ricadere nell'oblio per sempre.
Nessuno aveva capito che per costruire quella macchina e donare felicità le avevano dato in dono un'anima da cullare e da scaldare nelle notti d'inverno,era un essere vivente che voleva sentire anche lui un tocco affettuoso un barlume di vita .
Ma ora giaceva per sempre sul greto del fiume a guardare scorrere la vita degli altri.
ladro_di_parole- Numero di messaggi : 72
Data d'iscrizione : 10.07.09
Età : 62
Re: La macchina dell'affetto
Nn ho parole da rubare né da offrire x descrivere quello ke sento.Ladro di parole sei eccezzionale,mi inkino alla tua arte,ai tuoi sentimenti e ti ringrazio x il dono ke hai fatto a tutti noi pubblicando questo post.
Il disegno è altrettanto eloquente!!!!! Io nn parlo.Anna
Il disegno è altrettanto eloquente!!!!! Io nn parlo.Anna
HERABLU- Numero di messaggi : 501
Data d'iscrizione : 03.03.09
Località : Modena
Re: la macchina dell'affetto
Bella storia! Originale!
Rammaricata per questo genere umano che , quando può e finchè può, prende, prende senza rispetto incapace di contraccambiare con un gesto di puro affetto, ma Sole spera e vuole credere nei miracoli.
Rammaricata per questo genere umano che , quando può e finchè può, prende, prende senza rispetto incapace di contraccambiare con un gesto di puro affetto, ma Sole spera e vuole credere nei miracoli.
solenascente- Numero di messaggi : 2096
Data d'iscrizione : 21.02.09
Età : 58
la macchina dell'affetto
Grazie Ladro di parole per questa splendida storia , anche se un pò mi ricorda qualcosa letto da qualche parte , questo non per dire che non sia tua , ma il mio insegnante di sceneggiatura diceva che niente è originale ma tutto deriva dai mutamenti dei nostri pensieri e dalle nostre azioni . Tutti traggono da qualcosa che poi facendolo loro diventa una cosa nuova e originale .
Mi ricorda inoltre che le persone sono interessate solo a loro stesse e che per avere qualcosa , amore , sesso , soldi farebbero di tutto pure prendere a calci una povera macchina .
Dobbiamo ricordarci che siamo su questo pianeta tutti insieme e come passeggeri di una grande nave dobbiamo aiutarci a governarla nel miglior modo possibile e non calpestarci solo per i nostri interessi , ma molte volte non riusciamo a vedere più lontano del nostro naso .
Grazie Ladro
Paolo alias Gabriel
Mi ricorda inoltre che le persone sono interessate solo a loro stesse e che per avere qualcosa , amore , sesso , soldi farebbero di tutto pure prendere a calci una povera macchina .
Dobbiamo ricordarci che siamo su questo pianeta tutti insieme e come passeggeri di una grande nave dobbiamo aiutarci a governarla nel miglior modo possibile e non calpestarci solo per i nostri interessi , ma molte volte non riusciamo a vedere più lontano del nostro naso .
Grazie Ladro
Paolo alias Gabriel
gabriel- Numero di messaggi : 1587
Data d'iscrizione : 29.04.09
Età : 52
Località : nato a Torino ma vivo a Modena
Re:macchina dell'affetto
Per certi aspetti il tuo maestro h ragione Gabriel. Ho usato forse in modo improrio la parola originale, ma non essendomi capitato di leggere qualcosa di simile in questo periodo, avevo provato una particolare tenerezza nei riguardi della macchina così bistrattata.
solenascente- Numero di messaggi : 2096
Data d'iscrizione : 21.02.09
Età : 58
Re: La macchina dell'affetto
questa storia è una metafora...allarmante!!rispecchia il comportamento di gran parte dell'umanità...
joely
joely
Joelyart- Numero di messaggi : 413
Data d'iscrizione : 20.02.09
Re: La macchina dell'affetto
Sinceramente l'ho scritta tre anni fà e non l'avevo letta mai prima da nessuna parte, ma si sa le sensazioni sono simili nella vita e magari qualcun altro può aver scritto qualcosa di simile :-)
Ciao un sorriso a tutti
Ciao un sorriso a tutti
ladro_di_parole- Numero di messaggi : 72
Data d'iscrizione : 10.07.09
Età : 62
Re: La macchina dell'affetto
è davvero un messaggio allarmante, eppure crudo e vero..della nostra umanità.
Questa storia mi ha commossa molto, forse mi ha colta in flagrante in un momento in cui il mio stato d'animo si rispecchia in questo scritto in modo profondo...
Questa storia mi ha commossa molto, forse mi ha colta in flagrante in un momento in cui il mio stato d'animo si rispecchia in questo scritto in modo profondo...
priscilla- Numero di messaggi : 1209
Data d'iscrizione : 23.05.09
Età : 47
Località : torino
la macchina dell'affetto
Ciao Ladro
Ora ricordo dove ho letto la tua storia , si trattava di una un fumetto disegnato da Masakatsu Katsura , il creatore di Video Girl Ai , in pratica il protagonista un certo Motenai Yota , dopo varie vicissitudini disegna una story board per una casa editrice , in cui il protagonista è un robot che da amore agli esseri umani , certo la tua storia è molto diversa da quella di Katsura ma il concetto è lo stesso
Mi ha fatto però ricordare , bei momenti ( veramente brutti perchè pensavo di essere come il protagonista del fumetto ) in cui ero così timido che un palo della luce al mio confronto era più loquace , tanto per farti capire ho preso 4 a un interrogazione perchè ero così timido che non riuscivo a spiccicare parola .
Comunque grazie per i bei ricordi .
Gabriel
Ora ricordo dove ho letto la tua storia , si trattava di una un fumetto disegnato da Masakatsu Katsura , il creatore di Video Girl Ai , in pratica il protagonista un certo Motenai Yota , dopo varie vicissitudini disegna una story board per una casa editrice , in cui il protagonista è un robot che da amore agli esseri umani , certo la tua storia è molto diversa da quella di Katsura ma il concetto è lo stesso
Mi ha fatto però ricordare , bei momenti ( veramente brutti perchè pensavo di essere come il protagonista del fumetto ) in cui ero così timido che un palo della luce al mio confronto era più loquace , tanto per farti capire ho preso 4 a un interrogazione perchè ero così timido che non riuscivo a spiccicare parola .
Comunque grazie per i bei ricordi .
Gabriel
gabriel- Numero di messaggi : 1587
Data d'iscrizione : 29.04.09
Età : 52
Località : nato a Torino ma vivo a Modena
Re: La macchina dell'affetto
Ciao Gabriel un abbraccio
ladro_di_parole- Numero di messaggi : 72
Data d'iscrizione : 10.07.09
Età : 62
Re: La macchina dell'affetto
senza parole scusate
cuore1969- Numero di messaggi : 1159
Data d'iscrizione : 18.02.09
Età : 54
Località : ZANE' ( VICENZA )
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